Immagine scattata dalla scrivente |
Spesso andiamo a visitare opere e monumenti distanti da noi quando, senza rendercene conto, siamo circondati da meraviglie artistiche. Qui, a Casale Monferrato, sono tante le attrazioni che la rendono unica. Una di queste è sicuramente la Cattedrale di Sant’Evasio che prende il nome dal patrono della città, Vescovo di Asti nel IV secolo, ma è dedicata anche ai santi Proietto, Natale e Lorenzo.
Il monumento in stile gotico-romanico sembra essere il più antico della città. I due stili presentano alcune importanti differenze: dell’arte gotica salta subito agli occhi la verticalità, mentre quella romanica ha sembianze più imponenti.
Consacrata nel 1108 da Papa Pasquale II, la basilica è stata edificata nel punto in cui precedentemente si erigeva il tempio dedicato a Giove nel I secolo d.C. L’architetto Luigi Canina apportò nell’800 alcune modifiche rendendola simile al progetto iniziale, con la facciata a capanna e i campanili di diverse altezze.
Una volta superato il portone d’ingresso si raggiunge l’ambiente del nartece, caratterizzato da incroci di archi e mattoni in argilla che si intrecciano a coppie parallele.
Il crocifisso ha una storia molto particolare, poiché inizialmente non si trovava a Casale. Era situato nella Cattedrale di San Pietro di Alessandria. Nel 1215 Casale fu assediata da un’alleanza tra alessandrini, vercellesi, pavesi e milanesi guidata da Tommaso I di Savoia. Nel 1403 il condottiero casalese Facino Cane saccheggiò la città di Alessandria e rubò il crocifisso per portarlo in patria.
Spesso mi meraviglio di come edifici e monumenti a cui non ho mai dato grande importanza possano avere una storia così grande.
C. G. II A COM
Commenti
Posta un commento