Il panettone, presente nelle nostre tavolate durante il cenone di Natale, è il dolce che più rispecchia questa festa. Ma quali sono le origini di questo buonissimo dolce?
L’usanza del panettone nasce fin dal
Medioevo per celebrare, appunto, il Natale: era il pane più ricco di tutti i
giorni.
La tradizione nasce a casa
Sforza, dove la sera del 24 dicembre si poneva nel camino un grosso ciocco di
legno e nel mentre a tavola venivano portati tre grandi pani di frumento, una
materia prima di gran pregio all’epoca. Il capofamiglia serviva una fetta a
tutti, serbandone un po’ per l’anno successivo in segno di continuità.
La ricetta del panettone è molto complicata infatti richiede parecchie ore per la preparazione e molti pasticceri hanno impiegato anni per trovare la forma perfetta e gli ingredienti giusti. Si tratta di un impasto lievitato, a base di acqua, burro, farina di forza a cui si aggiungono uvetta, scorza d’arancia candita e cedro.
Tradizionalmente il pandoro viene
servito con una spolverata di zucchero a velo, come da ricordale la neve, ma
può anche essere farcito con crema pasticciera, cioccolato o altri gusti.
Si presenta come un dolce molto
semplice, preparato con zucchero, farina, uova, burro e lievito. Ma il segreto
della sua bontà è la lunga e attenta lavorazione e lievitazione, nelle quali i
sapori e gli aromi si sprigionano.
Non so voi, ma io non vedo l’ora
di addentare la mia fetta di pandoro!
S. F.
IV A Linguistico
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