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CLASSICO CALENDAR - PILLOLA 3 'AMA L'AMORE'

 Ama l’amore

Categoria: ἔρως


Il Binomio Amore e Follia nell’Orlando Furioso

“Per amore venne in furore e matto, d’uom che sì saggio era stimato prima”

    La figura del folle è l’emblema dell’imprevedibilità. La pazzia scompone la logica e la ricompone in strutture inedite, spesso impenetrabili. Ma cosa succede se la follia entra in connessione con un’altra entità imprevedibile come l’amore?

    In letteratura uno degli esempi più famosi del binomio amore-follia lo troviamo in Orlando Furioso, poema cavalleresco di Ludovico Ariosto che prosegue la storia narrata da Boiardo in Orlando innamorato, con il personaggio di Orlando diventato pazzo a causa dell’amore. Infatti alla base delle relazioni d’amore c’è il desiderio di affermare sicurezza e prevedibilità su ciò che è imprevedibile. Questo accade perché ogni volta che entriamo in relazione con l’altro, abbiamo paura di annullarci; vogliamo essere con l’altro, ma nello stesso tempo salvare la nostra individualità.  Secondo il filosofo Galimberti questa connessione tra amore e follia emerge anche nel linguaggio popolare, in alcune espressioni tipiche come “con te perdo la testa”. Lo dimostra anche il fatto che quando una persona sceglie un compagno/a sbagliato/a  e un genitore o un amico glielo fa notare, questa persona risponde affermando che ne è consapevole, ma che non può farci niente. 

    La follia è quindi quella parte inconscia di noi stessi che l’amore tira fuori. Se rispetto alla parte razionale siamo tutti uguali, quello che siamo individualmente dipende dalla quantità della nostra follia che si rivela nell’amore dell’altro.  Quindi avviene uno sconfinamento della razionalità e un’emersione della propria parte folle. Dante quando va all’Inferno non ci va da solo, ma si fa accompagnare; nessuno di noi è in grado di entrare nella propria follia ed essere sicuro di venirne fuori, ci vuole sempre un mediatore.  Quindi l’amore non è tra due persone, ma tra una parte razionale e una folle. Infine questo sentimento è anche maieutico, chi entra in una storia d’amore, qualunque sia la sorte di questa relazione, non ne esce più come era prima, perché nella storia d’amore è stato contaminato dalla sua follia e questa contaminazione ha riconfigurato il suo Io, la sua dimensione razionale. Dunque se nella vita vogliamo trasformarci, dobbiamo entrare in una storia d’amore; questo ingresso ci fa assaporare la nostra follia, ci fa vivere. E quando ne usciamo non siamo più quelli di prima.




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