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Sì parliamo proprio di lui, il tempio della musica: il Conservatorio, un posto sacro per tutte quelle persone che creano musica!
In quel luogo magico, il tempo è come se si fermasse: suoni... un pianoforte come un mare in burrasca... un violino come un leggero vento di primavera... in lontananza arriva una dolce melodia di un flauto simile al volo di un calabrone... tutti suoni che arrivano alle nostre orecchie come voci paradisiache, come quelle delle sirene dell'Odissea!
Il conservatorio non è un luogo di soli suoni, ma soprattutto di persone, perché fortunatamente gli strumenti non si suonano da soli. È un luogo ricco di persone, di ogni colore e provenienza, perché la musica come tante altre cose non si ferma alle apparenze, ma va in fondo a ciò che esprimi.
Tutto questo è stato perso da quando hanno chiuso tutto. Infatti, per nostra sfortuna, noi aspiranti musicisti e cantanti dobbiamo fare le lezioni da casa e detto sinceramente... è orribile. Tutta quell'enfasi che si andava a creare viene brutalmente distrutta da uno schermo. Proprio lo schermo che usiamo quando facciamo le video-lezioni fa da barriera invisibile, non lasciando passare nessuna emozione, ma soltanto sgradevoli suoni robotici, come se al posto nostro stesse suonando un computer.
Possiamo dire che è molto difficile suonare a distanza per molti motivi, tra cui la connessione che ovviamente influisce pesantemente sull'andamento melodico di un brano, ma non solo: ne va di tutta la parte sentimentale che, come detto, nella musica è FONDAMENTALE.
Ma andiamo ora nello specifico. Le lezioni in conservatorio si svolgono su Meet. Sono lezioni normalissime, non è cambiato molto da quando si andava in presenza, soltanto il fatto che è quasi impossibile suonare attraverso un telefono. Ovviamente molte materie come musica d'insieme, solfeggio, coro... sono impraticabili a distanza, infatti tutte le materia che coinvolgono più di una persona sono al momento sospese. Si sta tentando di fare dei piccoli video che coinvolgono anche più di una persona, però ovviamente vanno registrati singolarmente e senza contatto.
Insomma anche in quest'ambito la pandemia non ha fatto bene.
Sono molto impaziente di ritornare, voglio riassaporare quelle sensazioni delicatissime che ti avvolgono e quasi ti fanno addormentare, ma, come si dice... chi ha pazienza può ottenere ciò che vuole, allora aspettiamo!
J. C.
3 B SCIE
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