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CLASSICO CALENDAR - LA SALUTE - 'Ho deciso di essere felice perchè fa bene alla mia salute' - Cecità di Saramago - PILLOLA 4

 

Salute: “Cecità” di Samarago

“Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo sempre stati, che pur vedendo non vedono”

    In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione perde la vista per un'inspiegabile epidemia. Chi viene colpito dal male è come avvolto in una nube lattiginosa. Le reazioni psicologiche sono devastanti, l'esplosione di terrore e di gratuita violenza inarrestabile, gli effetti della patologia sulla convivenza sociale drammatici. La cecità cancella ogni pietà e fa precipitare nella barbarie, scatenando un brutale istinto di sopravvivenza. Nella forma di un racconto fantastico, Saramago disegna con maestria, essenzialità e nettezza la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose razionalmente, artefice di abbrutimento, crudeltà, degradazione. Ne risulta un avvincente romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, il potere e la sopraffazione, la guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con uno spiraglio di luce e salvezza che non ne annulla il pessimismo di fondo.

    La citazione di oggi “Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, ciechi che non vedono, ciechi che, pur vedendo, non vedono” racconta di quanto la paura sia contagiosa e di come sia capace innescare una regressione verso gli istinti più bassi e primordiali della nostra specie. Una paura che divide, che alimenta la violenza e che impedisce di vedere la realtà per quella che è. Come nel romanzo, anche noi siamo costretti a vivere senza un nome, a perdere la nostra identità rinchiusi ognuno nella propria casa. A pensare ai nostri morti come a un semplice numero, sempre più ossessionati dalla sopravvivenza individuale. La contrazione del mercato, inspiegabile per un tempo così breve di crisi, ha già fatto i suoi danni, soprattutto da un punto di vista psicologico. Saramago ci invita attraverso “Cecità” e la citazione del giorno a rifiutare un’informazione ingannevole. Ci invita a superare i nostri limiti scatenati dalla paura, che ci rendono sempre più indifferenti al dolore dell’altro. Siamo tutti il paziente zero e potremo iniziare a guarire solo nel momento in cui saremo capaci di spostare lo sguardo da noi stessi e dal nostro ego e rivolgerlo al mondo intero, soprattutto a chi soffre come noi, a meno di un metro di distanza da noi.   

  


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