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Nell’articolo precedente abbiamo parlato di che cosa contiene una semplice sigaretta, soffermandoci in particolare sugli IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) contenuti al suo interno (vedi CIGARETTES AND IPA CHAPTER 1). Ora parleremo degli effetti che essi hanno sul nostro corpo.
Ricordiamoci che gli IPA di per sé non sono tossici per il nostro corpo, ma lo diventano quando esso cerca di metabolizzarli. Essi, avendo una particolare struttura ad anelli, durante il processo di metabolizzazione vengono trasformati in epossidi, composti ESTREMAMENTE reattivi (sono molto instabili e reagiscono molto facilmente). Questi epossidi tendono ad interagire con le molecole del nostro patrimonio genetico, il DNA, alterandone la struttura e causando, nella maggioranza dei casi, tumori.
Il benzopirene è tra gli IPA forse il più reattivo e quindi estremamente pericoloso, infatti attraverso studi effettuati ia sugli animali che sull’uomo, è stato dimostrato che causa mutazioni genetiche, cancro, infertilità, disfunzioni erettili e disturbi dello sviluppo. Ed è qui che ritorna l’egoismo umano, perché il fumo causa molti disturbi nello sviluppo psicofisico dei bambini, fin dal concepimento alla nascita e negli anni successivi. Questo perchè? L’embrione, che poi diventerà feto, condivide tutto con la madre, e ciò che lei inala o ingerisce ha effetti diretti su di lui, perché mentre su un adulto il fumo causa scompensi fisici, sul feto ha effetti molto più gravi: non permette il corretto sviluppo degli organi interni, compreso il cervello, in quanto non riceve abbastanza ossigeno dalla madre, e a vascolarizzazione è compromessa. Nei casi più lievi, il bambino rischia di nascere prematuro e passare qualche giorno in incubatrice, ma nei casi più gravi causa morte o deficit irreversibili. Ne vale veramente la pena? Senza contare che lo sviluppo continua dopo la nascita, per molti anni, e attraverso il fumo passivo, si danneggia comunque la salute del proprio figlio.
Questo è solo un esempio degli innumerevoli danni che gli IPA e gli altri componenti delle sigarette possono causare. Ricordiamo che, una volta ingeriti o inalati, gli IPA vengono assorbiti velocemente attraverso il tratto gastro-intestinale o a livello dell’epitelio polmonare (rivestimento superficiale dei polmoni) per poi venire distribuiti ai vari tessuti, compresi quelli fetali.
Non è necessario essere esperti in medicina per comprendere che quasi ogni singola parte del nostro corpo assorbe questi IPA, e che quindi potremmo sviluppare un cancro ovunque, e non solo all’apparato respiratorio come tutti pensano.
In Italia, secondo il rapporto del 2018, sono morte quasi 83.000 persone a causa di complicazioni o patologie causate dal fumo di sigaretta, molti dei quali non erano neanche fumatori, con un’età compresa tra i 35-65 anni. Smettere di fumare è una scelta per la nostra salute ma anche per la tutela di quella degli altri. Un gesto individuale per il bene della collettività.
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