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Visualizzazione dei post con l'etichetta lo metto nel porcellino? La nostra economia quotidiana

LA PROFESSIONE DEL NOMADE DIGITALE

È meno la gente che viaggia per vacanza e sempre di più chi sperimenta nuove vite (o periodi di vita) in altri luoghi del mondo. Persone che si chiedono: “ Come mai devo lavorare in un altro luogo che non sia casa? ”, oppure “ Perché vivere in una città costosa quando posso utilizzare gli stessi soldi per vivere in posti diversi con una qualità di vita differente? ”. Da diversi anni sta prendendo sempre più piede lo stile di vita del Nomade digitale, ovvero colui che è in grado di lavorare senza vincoli di luogo ed orari grazie alle opportunità lavorative che il mondo del web ci offre. Su internet siamo spesso bombardati da notizie e pubblicità che ci offrono la migliore posizione lavorativa che ci consentirà di guadagnare tanto lavorando poco. Questo però non è nomadismo digitale, ma si tratta semplicemente di pubblicità clickbait .  Fino a poco tempo fa la possibilità di essere nomade digitale veniva associata a uno stile di vita romanzato, fatto di avventure “ zaino in spalla ” e di

PERSONAL BRANDING: COS’È E PERCHÉ È IMPORTANTE OGGI?

  Si sente tanto parlare di Personal Brand, ma cos’è davvero e perché è così importante? Il brand è quello che viene comunemente definito “marca”, ossia tutte quelle caratteristiche e quei valori che identificano un marchio o un’azienda, differenziandola da tutte le altre. Ad esempio, se vediamo i simboli dei marchi Nike , Apple o Mcdonald's , possiamo abbinare ogni singolo logo al nome di un’azienda, a un prodotto o a un messaggio: Just do it , Think different , I’m loving it . È proprio questo il branding. Il personal branding è qualcosa di molto simile ma invece di riferirci a un’azienda, ci riferiamo ad una persona. È l’attività con cui si identifica e si struttura il proprio brand, ovvero la propria marca personale. Può essere definito come ciò che viene detto, sentito e pensato a livello collettivo dalle altre persone su di noi e sui servizi che offriamo, nella nostra vita professionale e non. Jeff Bezos , fondatore di Amazon, lo ha definito: “ Branding is what people say abo

LIBERA: I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA

Libera è una rete di associazioni, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta e per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una legalità democratica fondata sull'uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all'altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione. Nel 1995, lo stesso anno in cui nasce, Libera lancia la prima campagna nazionale con una raccolta firme per un disegno di legge che potesse aggiungere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Il 7 marzo 1996 compare in Gazzetta ufficiale la legge 109, che finalmente rende la società civile protagonista della lotta alle mafie, attraverso la possibilità di riappropriarsi di spazi e crearne di nuovi. Libera non gestisce direttamente i beni confiscati alla criminalità organizzata, ma promuove interventi formativi

RUSSIA, UCRAINA E SOCIAL NETWORK: NEL BENE E NEL MALE SONO I PROTAGONISTI

Mai come nella guerra tra Russia e Ucraina i social network, nel bene e nel male, sono i protagonisti! Siamo abituati a percepire i social come uno strumento di intrattenimento e di informazione, ma ci dimentichiamo della sua importanza a livello socio-politico. Al momento è in atto una duplice guerra, una reale e una digitale. È lecito chiedersi: come i social e il mondo digitale stanno influenzando la guerra tra Russia e Ucraina? Il governo ucraino utilizza i social (soprattutto Telegram e Twitter) come uno dei principali supporti comunicativi per animare la resistenza e dialogare con la popolazione. Lasciar funzionare i social è un segnale chiaro che mira anche a permettere le comunicazioni istituzionali ucraine nel caso sia pronunciato il cessato il fuoco con l’accoglimento delle richieste di Mosca. Il governo russo, con i social, lancia messaggi istituzionali per rallentare la resistenza degli oppositori e convincere a sostenere il paese. Grazie ai social: c’è chi ha potuto rassi

SEXTING: IL CORPO COME MERCE DI SCAMBIO

  Sexting: parola pressoché sconosciuta soltanto quindici anni fa! Oggi, invece, è sulla bocca di tanti adolescenti. E per genitori e educatori rappresenta un vero incubo! Nata dall’unione delle parole inglesi sex e texting, descrive l’atto di condividere messaggi, immagini o video a contenuto sessuale più o meno esplicito, prodotti attraverso cellulari, computer, tablet, palmari e scambiati via chat o tramite social network. La pratica del sexting ha un rituale ben preciso: prima si scattano foto o si girano video di sé stessi in pose provocanti o addirittura durante un atto sessuale, poi si inviano tramite chat, oppure le si posta sui social. Non è diffusa solo tra i giovani, ma anche tra gli adulti! Il fenomeno è diventato epidemico con la diffusione capillare dei computer e l’avvento degli smartphone. La pandemia di Covid-19, di certo, non ha aiutato a diminuire tale fenomeno!  La diffusione dei social network e la disponibilità di strumenti di comunicazione digitali e tecnologici

GREEN MARKETING: UNA STRATEGIA VINCENTE

Gli eventi economici, sociali e ambientali degli ultimi anni hanno posto lo sviluppo sostenibile al centro delle aspirazioni della comunità globale. Oggigiorno, vi è ampio dibattito su quale possa essere un modello produttivo che tenga realmente conto del concetto di tutela ambientale, quali possano essere le politiche di governance rispettose della conservazione, come si crea valore per la collettività e quale impegno sociale può assumere un’impresa nei confronti della popolazione. Ognuno di noi può fornire, un proprio concreto contributo, all’ecosistema green! Negli ultimi decenni si stanno creando e inserendo nei cicli produttivi tecnologie a basso impatto ambientale. Anche l’Unione Europea e il Governo italiano hanno utilizzato varie tipologie di strumenti per limitare, controllare e monitorare l’inquinamento, suddivisi in soluzioni volontarie (accordi, assicurazioni, formazione, educazione) e obbligatorie (imposte, sussidi, diritti di inquinamento negoziabili e regolamenti) che or

Ma quanto guadagna un Influencer?

  Pronti, partenza….#Influencer! Ma cosa significa la parola Influencer? È un termine inglese con un significato generico di “persona che influenza qualcosa o qualcuno”. È un opinion leader dotato di carisma, autorevolezza, competenza, capacità di coinvolgimento e persuasione, che guadagna diffondendo e amplificando messaggi promozionali per conto di aziende e brand, in cambio di una ricompensa. Il compito dell'Influencer è influenzare la propria community di followers nei diversi social network tra cui Facebook, Youtube, Twitter, Instagram e LinkedIn. Ciascun Influencer, si specializza in un ambito di cui diventa interprete e voce protagonista. I settori possono essere davvero vari: cibo (Food Influencer), bellezza, trucchi e make-up (Beauty Influencer), videogiochi (Gaming Influencer), vestiti e moda (Fashion Influencer), design (Design Influencer), viaggi (Travel Influencer) e poi ancora fitness, auto e motori e moltissimi altri!. Un Influencer controlla anche il valore economic

L’economia secondo la Generazione Z

  A te che stai leggendo: “ti è mai capitato di non sentirti supportato e tutelato dagli organi che governano il nostro Paese? O di provare la sensazione di non sentirti in grado di utilizzare a pieno le tue capacità?”. In queste domande ho espresso solo alcune delle problematiche più rilevanti che intercorrono tra l’economia e la generazione Z. Viviamo in una società in cui i giovani non hanno il giusto peso. Non è stato investito abbastanza nella digitalizzazione, nel concreto supporto, alle nuove generazioni, a costituire imprese. È necessario offrire ai giovani delle opportunità che permetta loro di mettere in campo al 100% le loro capacità acquisite sia nel percorso scolastico che in quello universitario e professionale. Le borse di studio e le iniziative di questo genere sono il più delle volte private. È necessario rinnovare la classe politica, dare ai giovani delle concrete opportunità! Una delle criticità più diffuse nel nostro Paese è la disoccupazione. Un modo per affrontarl

EROI DEL NOSTRO TEMPO!

La mafia è un’organizzazione criminale nata in Sicilia nei primi decenni dell'ottocento, favorita dalla povertà che nasceva nelle campagne e dalla lontananza delle istituzioni, ma presto diffusasi in tutto il mondo, suddivisa in più associazioni dedite ad attività criminali e al controllo di attività economiche illecite di vario tipo, tra cui spiccano il traffico di stupefacenti, il commercio clandestino di armi e rifiuti, il riciclaggio di denaro. L’organizzazione, nota comunemente come Cosa Nostra, è retta dalla legge dell’omertà e della segretezza dei suoi affiliati. Si tratta di un’organizzazione criminosa che ha mantenuto nel tempo le sue finalità delittuose adottando la forza e l’intimidazione per punire i trasgressori e spaventare chi si oppone ai suoi disegni criminosi! La mafia è strutturata «per famiglie» (dette anche «cosche» o «clan») autonome tra loro ma con caratteristiche e obiettivi comuni, ciascuna guidata da uno o più capi: sembra un mostro sfuggente e dalle mille

IL MAGICO POTERE DELL’OFFLINE

  SIAMO SEMPRE CONNESSI! Indipendentemente dalle attività che quotidianamente svolgiamo, siano esse lavoro, studio o passioni, il digitale rappresenta una costante fondamentale della nostra vita. Con lo smartphone trascorriamo buona parte del nostro tempo, tra messaggi, chiamate, videochiamate, social, formazione, organizzazione dei nostri progetti quotidiani e tanto altro. Arriveremo a compiere, online, non solo queste azioni, ma anche tante altre attività della nostra routine grazie allo sviluppo del Metaverso. Ma siamo, in realtà, ESSERI UMANI, in carne e ossa! Come tali, abbiamo bisogno di relazioni reali, concrete, che vadano oltre uno schermo. Sentiamo il bisogno di guardarci realmente negli occhi quando conversiamo, senza la mediazione della tecnologia. Sentiamo la necessità di condividere il nostro essere e le nostre emozioni senza limiti, nella realtà offline. Nonostante abbiamo a disposizione tantissimi mezzi per comunicare in modo diretto ed efficace online, ci sono delle ba

Metaverso: paura della nuova realtà virtuale?

Facebook ha recentemente modificato nome in Meta. Anche Google ha fatto la stessa cosa nel 2015 con Alphabet. La causa principale del cambio di denominazione è di liberare le altre aziende che ne fanno parte, tra cui Instagram e WhatsApp, dalle accezioni negative che a volte la parola Facebook porta con sé, quali il trattamento dei dati e la mancanza di censura. Ciò ha portato ad un grande cambiamento: nel lungo periodo possiamo immaginare la creazione di appellativi come Instagram by Meta, WhatsApp by Meta e non più by Facebook. Perché Meta? Innanzitutto perché Mark Zuckerberg (il fondatore) ama la storia antica e Meta è una parola greca. Si tratta di un universo digitale parallelo, molto più immersivo rispetto alla realtà digitale odierna, in cui ogni utente avrà la possibilità di creare un proprio Avatar e potrà compiere tutte le attività che svolge quotidianamente nella vita reale, come giocare, lavorare, fare sport o guardare film attraverso ologrammi. Costruire oggetti e ambienti

La bolletta aumenta e l'inquinamento non si arresta!

È ufficiale! Da venerdì 29 ottobre 2021 sono previsti aumenti sulle bollette di luce e gas. Rincari che, senza l'intervento del Governo di circa tre miliardi di euro, sarebbero stati ancora maggiori (oltre il 45% per l'elettricità e superiore al 30% per il gas). Secondo le associazioni dei consumatori si tratta di una “stangata complessiva” tra elettricità e gas di circa 300 euro annui! Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta per l’energia elettrica l’aumento è legato principalmente al rialzo della componente materia prima.  Gli aiuti del Governo sono fondamentali, ma, molto probabilmente, non basteranno! Gli analisti consigliano di iniziare ad economizzare, accantonando il denaro per sostenere, in concreto, l’aumento del costo delle bollette. Non dimentichiamoci, però, che quei dati e numeri rappresentano migliaia di famiglie che rischiano di dover dire ai propri figli che non hanno abbastanza liquidità per rispondere ai bisogni primari. A ciò si collega una tematic

Social media, uno spreco di tempo?

  Ormai, che si abbia 10, 20, 30, 40 o anche 60 anni, i social rappresentano un punto cardine della nostra quotidianità. Ciò che cambia per ognuno di noi è l’utilizzo che ne facciamo: ad esempio se usiamo le piattaforme digitali per informarci, formarci (attraverso corsi, video, podcast e molte altre risorse), lavorare o solamente per “staccare la spina” nei momenti di pausa e vedere i contenuti di persone che seguiamo. Quanto tempo trascorriamo sui social? Stiamo davvero sprecando il nostro tempo? Il tempo che spendiamo online sta aumentando sempre di più: l’utente medio trascorre sette ore in rete e di queste, due ore e venticinque minuti al giorno sui social network. Incontri tra amici infestati dal suono costante dei telefoni, persone che ignorano gli altri per guardare il loro cellulare, che si sentono perdute semplicemente perché non hanno copertura o connessione alla rete. Tutto ciò ha un nome, ben preciso: Nomofobia, cioè la “sindrome da disconnessione”, la paura di rimanere di

Basta BLA BLA BLA!

Ciao a tutti e benvenuti in questa nuova rubrica! Qui parleremo di Economia, Sostenibilità e Marketing, tematiche che, seppur differenti tra loro, hanno più fili connettori.  Partiamo proprio dalla foto qui sopra, di cui riporto la frase: “ There is NO Planet B ”, ovvero “ Non c’è un Pianeta B. ”.  Queste parole sono state pronunciate pochi giorni fa dall’ambientalista svedese Greta Thumberg , in occasione delle cinque giornate di focus sul clima, durate dal 28 settembre al 2 ottobre a Milano.  Per i primi due giorni si è svolta la " Youth4Climate: Driving Ambition ", conferenza dei giovani sul clima organizzata dal governo italiano come evento introduttivo alla Pre-Cop26, riunione dei ministri dell’Ambiente in vista della Cop26 , conferenza annuale dell’Onu in programma a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. Al “Youth4Climate” sono stati invitati ben 400 giovani provenienti da tutto il mondo , due per ognuno dei 197 Paesi dell’Onu, tra cui l’Ugandese Vanessa Nakate. Ad i