Passa ai contenuti principali

Una cartolina da… le nuvole! 

Ci sono emozioni che solo un viaggio può regalare. Sono emozioni diverse, talvolta contrastanti, come la curiosità e allo stesso momento l’ansia di scoprire nuovi luoghi. Viaggiare è un’opportunità unica, un senso di libertà indescrivibile. In compagnia, la vacanza diventa ancora più unica e speciale. Si condividono momenti indimenticabili e il rapporto di amicizia, familiare o affetti può rafforzarsi molto.
Viaggiare ti apre la mente e sotto questo punto di vista è come un libro. Quando si legge un libro che piace, ci si catapulta automaticamente nella storia, tant’è che sembra di viverla veramente in prima persona. A differenza della lettura, dove si gioca tutto sull’immaginazione, viaggiando si possono vedere realmente luoghi, monumenti e paesaggi. Puoi vedere con i tuoi occhi quei luoghi che magari avevi visto in foto o di cui avevi sentito parlare e quest’idea di visitarli si concretizza. 
Tra i mezzi di trasporto che regalano più emozioni c’è l’aereo. Quando avvertiamo che stiamo per decollare, si può provare un po’ di brivido, ma molte volte questa sensazione finisce nel momento in cui osserviamo il magnifico panorama dall’alto. Sembra di essere sospesi nell’aria e di essere appoggiati tra le nuvole. In pochi minuti si possono oltrepassare paesi e ammirare paesaggi, fiumi, laghi, mari che ci sembrano così piccoli e lontani.
La sera prima di ripartire, al termine della vacanza, c’è spesso quel momento di nostalgia, in cui vorremmo rivivere tutto dall’inizio. E in quel momento, che sembra non finire mai, come se il tempo si fermasse, si pensa a come sono volati in fretta quei giorni o settimane. E come disse Francesco Petrarca: “Viaggiando, cambiano gi orizzonti, cambiano i paesaggi ma le vere meraviglie come i veri problemi rimangono dentro di noi.”.

                                                                                                                               C. G.
                                                                                                                             I A Com
                                                                                               
   Foto scattata dalla scrivente. 

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif