Arrivederci maestro
Il piacere della scoperta
La scoperta è qualcosa di illimitato, quasi come il selvaggio west. La voglia di scoprire e di conoscere è una sensazione che proviamo tutti, fin da sempre. Basti pensare a secoli fa, quando grandi navigatori, quali: DaGama, Amerigo Vespucci, Magellano, Cristoforo Colombo, fecero le più grandi scoperte mai pensate fino ad all'ora. Scoperte che oggi giorno ci danno modo di identificare luoghi, Paesi, Satelliti... Scoperte che, con il passare del tempo, non sono mai cessate, prendendo così il sopravvento e diventando una delle esperienze più importanti ed affascinanti che l'uomo potesse fare. Fino a giungere al 1969, quando per la prima volta una sonda della NASA atterrò sulla Luna. Incredibile. Come ha fatto l'uomo ad evolversi così tanto in un arco di tempo indescrivibile?
Come ha fatto l'uomo a fare così tanto scoperte con degli strumenti non pienamente adeguati, non pienamente sufficienti?
Il mondo era già stato scoperto interamente, sono stati scoperti: nazioni, paesi, fiumi e mari. Tanto che per l'uomo non era sufficiente quindi ha deciso di cercare altrove, giungendo così su Marte e sulla Luna. Questo perché l'uomo è oppresso da una voglia infinita di conoscere, di sapere e di osservare, che non si ferma e non finisce mai.
Sputnik 1 è il primo satellite lanciato nel 1957 dall’Unione Sovietica. È stata seguita da una serie di altri satelliti. Fino ad arrivare alla più famosa del 1969, quando il primo uomo giunse sulla Luna, ritraendo le sue più maestose forme e figure.
Ci sono state altre scoperte non solo sulla Luna, bensì su Marte. Scoperte, scientificamente parlando, straordinarie, che però non hanno oppresso la voglia da parte dell'uomo di scoprire, ma che hanno ampliato la sua fame di conoscere aggiungendo in un certo senso anche la fantasia e l'immaginazione.
A. K.
IV B Ling.
Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dead-horse-point-state-park-1908851/
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