Passa ai contenuti principali

Arrivederci maestro
“Live drive in”

Pensavate di dover rinunciare ai concerti dei vostri artisti preferiti? Per colpa dell’emergenza coronavirus, molti concerti sono stati annullati, ma da adesso si potrà tornare ad assistervi dalla propria auto. Per dare un aiuto al mondo della musica, quattro società operanti nel settore della produzione di manifestazioni musicali, sportive e aziendali hanno unito le forze per dare vita al progetto Live Drive In. Ma come funziona questa iniziativa? Le strutture, che ospiteranno questi nuovi tipi di concerti, prendono spunto dai cinema all’aperto, molto in voga negli passati. Saranno forniti di bagni autoigienizzanti e materiali eco-sostenibili, garantendo la massima sicurezza per chi vorrà parteciparvi. È un progetto molto ambizioso che per ora è esteso ai comuni italiani di Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna e Firenze. L’idea è quella di creare un’atmosfera piacevole e di divertimento come quella che nasceva intorno al palco di un concerto per cercare di tornare, piano piano, alla nostra normalità. E per chi si occupa di musica come noi, è felice di pensare di poter tornare, almeno in questo modo, ad ascoltare le sinfonie del maestro Morricone. È certo che l'arena di Verona sia un setting decisamente più scenografico, ma almeno così riusciremo a rivivere la sua musica... purtroppo diretta da un altro maestro, ma con la sua stessa emozione.

L. M.
D. S.
I A Com.

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif