Arrivederci maestro.
L’ultima dichiarazione d’amore
Ennio Morricone ha scritto il proprio il necrologio. Nel testo di congedo dalla vita, egli scrive l'ultima dichiarazione d'amore alla moglie Maria Travia.
"Per ultima Maria (ma non ultima).
A Lei rinnovo l'amore straordinario che ci ha tenuti insieme e che mi dispiace abbandonare.
A Lei il mio più doloroso addio."
Maria è stata ispirazione perenne per Ennio. Era lei ad ascoltare per prima le sue composizioni e a dargli il primo giudizio.
Nel 2016 un Ennio commosso le dedicò la vittoria del premio Oscar per la miglior colonna sonora grazie al film "The Hateful Eight" di Quentin Tarantino.
Esistono due tipi di persone al mondo.
Ci sono gli esseri umani e poi ci sono le leggende, che sono semplicemente esseri umani degni di tale nome.
Per parlare di qualcuno, quest'ultimo bisognerebbe conoscerlo. Il genio di Morricone è universalmente riconosciuto. È innegabile anche da parte di chi, magari, non lo ama. E uso il presente perché, appunto, il suo genio lo ha reso mortale.
La morte è un processo lungo. Il corpo è soltanto la prima degli elementi che perdono vita. E il senso è: poi devono morire i sogni, le aspettative, la rabbia per aver dedicato una vita intera a imparare cose e amare persone e guadagnare soldi, per poi scoprire che, alla fine, non ti resta niente. È vero, la morte del corpo è la parte più semplice. Poi devono morire i ricordi, l'ego, l'orgoglio e la vergogna, l’ambizione e la speranza, tutte quelle particolarità dell’identità possono metterci secoli a scomparire.
Tuttavia l'unica cosa che vedono morire le persone è il corpo.
Motivo per cui Ennio decise di scrivere il suo necrologio.
Un necrologio non ordinario, semplice e modesto, ma con un finale da Oscar.
La morte appartiene a tutti.
Un amore così umano e quindi difficile da abbandonare, invece no, come in una celebrescena di C'era una volta il West.
Ennio non promette veglie né presenza, né sguardi dall'Altrove.
Non manda "baci con il vento", non dice che sarà lì accanto a lei per sempre.
È dolore concreto, fermo, reale e asciutto, il suo.
Una separazione forzata e non voluta, ma che deve, suo malgrado, accettare.
Si può celebrare così magnificamente la natura umana solo quando si è eccezionalmente grandi.
Nella costanza, il segreto.
Nella musica, la condivisione.
Questo Amore impara, strada facendo, a indossare l'eternità senza troppe ambizioni.
E ci riesce.
Ennio Morricone: un uomo eccezionalmente grande, fino all'ultimo respiro.
D.V.
IV B ling.
Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/luce-morte-memoriale-isolato-cera-1551387/
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