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OCEANIA: UNA CUCINA TUTTA DA SCOPRIRE
La Nuova Zelanda in Tavola
Nell'articolo della scorsa settimana abbiamo parlato delle tradizioni dell’Australia, aggiungendo una premessa, vale a dire che l’Australia e la Nuova Zelanda si somigliano un po’ in fatto di cucina. Oggi, invece, andiamo ad esplorare un po’ più a fondo la Nuova Zelanda e riportare alla luce le sue tradizioni, anche quelle più ancestrali e temibili! Pronti? Partiamo!
Il piatto tradizionale per eccellenza è il Māori Hāngī: si tratta di una pietanza a base di carne cotta su rocce calde in una fossa scavata nel terreno. Al di sopra della carne vengono aggiunte, inoltre, molte verdure di tutti i generi. Deve il suo nome alla temibile Tribù Maori, la cui forza è ancora dimostrata dalla tradizionale Haka Timatanga che viene eseguita prima di ogni partita dalla selezione di rugby a 15, più conosciuta con il soprannome di All Blacks.
Il pesce è molto comune nei due paesi, dato che sono circondati dall'oceano; può essere cucinato in molti modi ed è sempre gustoso. In Australia il Barramundi è considerato il pesce più delizioso, ma vengono consumati anche molti altri pesci come il Merluzzo, il Dentice e l’Imperatore Rosso. Australiani e neozelandesi amano gustare anche frutti di mare come granchi e gamberi, specialmente durante il pranzo e la cena di Natale: fa troppo caldo in Australia per un cenone di Natale all'italiana! Rimanendo nell'ambito dei prodotti ittici, in Nuova Zelanda vengono consumate molte cozze e possono essere cucinate in moltissimi modi, come ad esempio in padella.
Un altro prodotto tipico è la Kumara, da sempre alla base della dieta dei neozelandesi e australiani, che la chiamano Sweet Potato, e che corrisponde alla nostra patata dolce. Viene mangiata quotidianamente sia in Nuova Zelanda che in Australia e può essere cotta in molteplici modi, fritte, al forno, lesse. La Kumara inoltre viene anche utilizzata per la preparazione di alcuni dolci, come ad esempio i Kumara Cookie Bars.
Ora siamo pronti per un viaggio in Oceania: la teoria ce l’abbiamo, manca solo la pratica, cioè l’assaggio di questi magnifici piatti!
S. F.
III A Ling
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