FOOD PHOTOGRAPHY E FOODPORN
Fotografare il piatto appena arriva al tavolo o la ricetta che abbiamo da poco terminato, per poi condividere la fotografia sui Social Network, è un’azione che la maggior parte di noi fa: ma sappiamo da dove deriva questa tendenza? I primi a immortalare il cibo furono i pittori, come Vincent van Gogh, che dipingevano la natura morta come una sorta di Still Life, un genere fotografico che ritrae oggetti inanimati. Con l’invenzione della fotografia, nel 1839, si è aperto un nuovo capitolo per il mondo. I fotografi, inizialmente, riprendevano soggetti come volti o paesaggi; ma, proprio in questo periodo, appare anche la prima Food Photography ad opera di Joseph Nicéphore Niépce, un fotografo francese che immortalò una semplice tavola imbandita con ciotola, pane e bottiglia vino. È intorno agli anni ’30 e ’40 che si scopre l’interesse per la cucina e il cibo, anche come semplice illustrazione dei libri da cucina; inoltre la food photography era strettamente legata alla fotografia pubblicitaria, le quali si sono incrociate per lungo tempo e che ora sono una unica cosa, perché si sa: senza foto non c’è pubblicità.
Oggi la fotografia food è uno dei settori più seguiti e amati, la cui popolarità è seconda solo a del selfie. Attraverso l’arte della fotografia, si esalta l’anima del piatto, così che, una volta rivista la foto, il tuo cervello possa ricordarne il profumo, ammirarne l’impiattamento e desiderare di mangiarlo (mica male il nostro cervello!).
L’hastag #foodporn è ormai un incontro quotidiano nei nostri feed di Instagram o Facebook. Questo termine è stato coniato nel 1984 da Rosalind Cowards con lo scopo di rappresentare un piatto perfetto, realizzato seguendo le regole della ricetta anche se con il tempo questo termine si è trasformato in un concetto per evidenziare il junk food, il cibo “spazzatura” tipico dei fast food. Qualunque sia la sua origine, sono stati i social a far spopolare il Food Porn: ogni giorno vengono postati milioni di post da influencer e non, per mostrare quale favoloso piatto stiano mangiando.
Ma la vera domanda è: perché vogliamo mostrare agli altri ciò che mangiamo?
La risposta risiede in una sola parola: edonismo. La continua ricerca del piacere è ormai alla base della nostra vita e il suo raggiungimento sono un traguardo per milioni di persone che vogliono sentirsi apprezzate.
Nel caso del Food Porn è l’attesa stessa a diventare il fine del piacere; ecco perché non vedremo mai un piatto consumato per intero o per metà. Sono il desiderio e l’anticipazione a decretare il fascino che porteranno a fantasticare sul piatto. Che sapore avrà? Che consistenza avrà? Potrebbe piacermi?
Il Food Porn ha introdotto un nuovo modo di vivere il cibo: guardarlo, desiderarlo, ma non viverlo nella vita reale.
S. F.
III A Ling
Immagine tratta dal sito
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