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Il tempo è stato, fin dai tempi più remoti, uno dei quesiti cui filosofi e scienziati hanno cercato di dar risposta.
Noi conosciamo il tempo una forza che ci accompagna dalla nascita alla morte, ma cos'è realmente il tempo? Com'è stato riconosciuto?
Gli scienziati hanno elaborato il concetto di tempo con il fine di adattarlo a formule matematiche, a quesiti fisici o esperimenti chimici, traendone così benefici che, nei migliori dei casi, ha portato a cure per malattie.
I filosofi, dal loro canto, hanno cercato di rispondere a domande poste da uomini e ad avvicinarsi, in qualche modo, a Dio.
Sant'Agostino nelle sue Confessioni scriveva: “Se nessuno me lo chiede, so cos'è il tempo, ma se mi si chiede di spiegarlo, non so cosa dire”; sosteneva che non esistesse un vero e proprio concetto "tempo", in quanto ad averlo ideato è stato Dio, ma quest'ultimo non fa parte del tempo. È al di fuori del concetto di tempo.
A modo suo, anche Einstein sosteneva che il tempo non esistesse, poiché ad esistere è la nostra percezione soggettiva.Nel New York Times del 1929 venne pubblicata una frase, recitata da Einstein, che cambiò il concetto di tempo:
"Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora".
Una frase per certi versi semplice, ma che ci porta a porci delle domande a cui l'uomo ancora oggi non è stato in grado di rispondere. Il tempo è passato, presente o futuro?
Concludo con una citazione di Thomas Mann, scrittore tedesco:” Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi più maturi, più perfetti”.
A. K.
IV B Ling.
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