immagine tratta dal sito: ttps://pixabay.com/it/photos/lago-braies-alpi-viaggio-italia-2582653/ |
Per concludere il nostro itinerario turistico all’insegna dell’ecosostenibilità è necessario citare la montagna, poiché a causa dell’emergenza sanitaria in Italia è la meta sicuramente principale per coloro che preferiscono un clima più sereno, senza andare incontro a pericoli che si potrebbero verificare nella tipica movida balneare.
Il Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies: esso è situato in Alto Adige, nella provincia di Bolzano, e si estende per una superficie di oltre 25.450 ettari di terreno. Il Parco contiene al suo interno la bellezza di tredici cime principali, le quali si trovano negli altopiani delle cittadine di Fanes e Sennes, che denominano il Parco e anche Prato Piazza. Per gli amanti dell’arrampicata la cima più elevata è la Croda Rossa d’Ampezzo, la quale è alta ben 3146 metri, ed è possibile raggiungerla attraversando vie non facilmente percorribili (infatti la roccia è definita “marcia”, cioè molto friabile), passando dalla località di Ponticello, in Val di Braies. Se invece si volesse percorrere tratti montanari/alpini più accomodanti e di facile percorribilità consigliamo la più abbordabile, poiché meno elevata fra le alpi circostanti, Monte Specie (2307 m): essa è raggiungibile da Landro, Prato Piazza e dal Carbonin; inoltre è anche presente il famoso rifugio Vallandro. Per gli amanti invece dell’atmosfera romantica e allo stesso tempo misteriosa del paesaggio lacustre del Trentino, come noi, consigliamo vivamente i laghi di Braies, di Dobbiaco, il Piciodel, il lago di Limo e il lago de Rufiedo. Il lago di Braies oltre ad essere una meta perfetta per passare una giornata (o più) in totale tranquillità durante la stagione invernale, quando la superficie di quest’ultimo si ghiaccia completamente, è luogo di numerose competizioni di curling, che attraggono turisti da ogni parte d’Europa ormai dal 2012. All’interno del Parco (più precisamente in una delle grotte del monte Conturines) i resti dell’ursus landicius, ovvero l’orso ladino, sono stati ritrovati per la prima volta il 23 settembre di 33 anni fa, ove all’interno sono stati portati alla luce ben oltre 60 reperti di animali. Tali ritrovamenti permisero di scoprire una nuova razza di orso delle caverne prima sconosciuta. Ora il Parco è l’habitat naturale di animali quali il capriolo, il cervo, la marmotta e i tassi, ma si vantano anche camosci, l’aquila reale ed il gufo reale.
Se si volesse rimanere invece vicino al mare, tuttavia immergendosi nella natura, uno dei posti migliori sicuramente è la Val di Vara, attraversata dal fiume che la denomina, nella provincia della Spezia. Affianco al corso del fiume è possibile scorgere, nonché visitare, i famosi e magnifici castelli della Valle, fra cui il Castello di Madrignano: noto per essere stato citato dall’imperatore del Sacro Romano Impero, Federico I Hohenstaufen (detto il Barbarossa). Il territorio è perfetto per numerose attività sportive, che permettono di entrare a stretto contatto con la fauna del luogo; la rete escursionistica, che si estende sull’Alta Via dei Monti Liguri e sull’Alta Via delle Cinque Terre attraverso le numerose mulattiere, permette di incontrare il ricchissimo patrimonio naturalistico della zona, che si scontra con le moderne strutture turistiche del nostro secolo. Per gli avventurieri e i curiosi del luogo è inoltre possibile, e caldamente consigliato, praticare attività che la flora naturale permette ed offre ai turisti, come il trekking intenso, l’equitazione, il rafting, il torrentismo, eccetera. È inoltre possibile accedere al Parco Avventura della Valle, in cui si possono provare emozioni del tutto nuove, in totale sicurezza anche per i più piccoli. I comuni che ospitano la Valle sono ben 15, e occupano il territorio più esteso della provincia. A pochi kilometri dal luogo ci si imbatte nelle Cinque Terre, ovvero: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. All’interno di esse è possibile visitare il Parco Nazionale delle Cinque Terre, che ospita la crescita di sugheri, castagni, piante grasse e arbusteti come il timo e la lavanda; questo ambiente estremamente controllato e curato permette lo svilupparsi della fauna locale, predisposta maggiormente da uccelli come il gabbiano reale, il corvo imperiale ed il falco pellegrino; da mammiferi quali il ghiro, la talpa e il cinghiale; nei pressi dei ruscelli invece è comune incontrare salamandre e rane. Il Ministero dell’Ambiente, da 23 anni, ha riconosciuto l’Area Naturale Marina protetta Cinque Terre, che si estende tra Punta Mesco e Punta di Montenero in cui è possibile incontrare aragoste, murene e saraghi.
In conclusione, come è possibile leggere nei precedenti articoli (Ecoturismo: definizione di un nuovo modo di viaggiare – Ecoturismo: un’Italia sostenibile – Ecoturismo: itinerari in Italia ), l’Italia è uno dei Paesi migliori in cui esplorare una natura con cui entrare a strettissimo contatto, ma allo stesso tempo rispettandone ogni sua caratteristica e biodiversità. È importante trarre spunto dai comportamenti adottati da coloro che abitano questi territori ,e dai loro turisti, per poter proteggere la nostra Terra e per evitare il suo deterioramento nel corso del tempo.
G.P. IIIC SCU
A.A. II B CLASS
Commenti
Posta un commento