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La Dieta Vegetariana

 La Dieta Vegetariana

 

La dieta vegetariana si sta sempre più diffondendo in Italia, sia per la facilità nel trovare alimenti vegetali nei mercati, sia perché questi alimenti sono già largamente presenti nella dieta mediterranea, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.

Molto spesso la scelta di questo tipo di dieta non è solo basata su motivi salutistici: per contrastare il continuo sfruttamento delle risorse della terra, si stanno infatti valorizzando modelli di alimentazione che hanno un basso impatto ambientale, quindi le diete che evitano alimenti di origine animale, come la dieta vegetariana e quella vegana.


Dieta vegetariana e vegana: le differenze

La dieta vegetariana esclude l’utilizzo di carne e pesce, ma consente l’impiego di alimenti di “derivazione animale”, come le uova, il latte, i formaggi e il miele. Per tale ragione questo tipo di dieta viene chiamata latto-ovo vegetariana, la quale si differenzia dalla latto-vegetariana che vieta anche il consumo delle uova. La dieta vegetariana quindi non è un regime privo di cibi animali, ma risulta essere sostenibile ed equilibrata. Infine, nella dieta vegana non sono presenti né alimenti di origine animale, né derivati.

Alcune persone che seguono una dieta vegetariana o vegana, però, introducono nella loro dieta molluschi e crostacei, perché non ci sono prove che percepiscano il dolore e allevarli spesso non danneggia l'ambiente (potete leggere degli approfondimenti in questo articolo).

 

Perché le diete vegetariane e vegane hanno un minore impatto ambientale

“Go vegan e salva il pianeta” è una frase spesso sentita da parte dei vegani ed effettivamente è vero: secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, l’allevamento di animali aumenta la produzione anidride carbonica.

I menù senza carne, infatti, producono il 50% in meno di CO2 rispetto alle diete tradizionali. Inoltre, la cessazione del consumo di carne potrebbe diminuire la mortalità globale del 6-10%, ridurre quindi le malattie cardiovascolari, cancro e patologie croniche.

Però ci sono anche dei contro: trasformare in campi quelle zone ormai impoverite richiederebbe molto sforzo e toglierebbe il lavoro a coloro che si occupano dell’ambito zootecnico. Senza contare la scomparsa degli animali da pascolo, la quale comporterebbe effetti disastrosi alla biodiversità e all’economia globale.

 

Vantaggi e svantaggi della dieta vegetariana e vegana

La dieta vegetariana è “apparentemente” una dieta sana, dato che potrebbe risultare ricca di alcuni tipi di nutrienti, come i carboidrati, ma povera di altri, come alcune vitamine.

Per quanto riguarda le vitamine (di cui abbiamo già parlato qui e qui) e i sali minerali, spesso possono essere carenti negli alimenti di origine vegetale, ma si possono trovare nei derivati di origine animale, come il latte e le uova (vitamina B12 e D, ma anche Ferro e Calcio). Una dieta vegetariana, quindi, se ben equilibrata, non dovrebbe portare a carenze di questo tipo di nutrienti, al contrario della dieta vegana.

Un eccesso di vegetali, inoltre, potrebbe causare un effetto antinutrizionale a causa di alcune sostanze presenti in essi (come i fitati e gli acidi ossalici), impedendo la corretta assimilazione di alcuni nutrienti. Inoltre, troppe fibre possono provocare problemi di reflusso o colite.

C’è però da sottolineare che una dieta vegetariana può offrire numerosi vantaggi, come la riduzione dei livelli di grassi saturi e, conseguentemente, una diminuzione dei problemi cardiocircolatori, una minore incidenza di diabete di tipo 2 e di tumori maligni.

 

Conclusioni

Come al solito la virtù sta nel mezzo: sarebbe consigliabile seguire la guida del consumo della carne dettata dall’OMS, rispettando l’una o due volte a settimana per quelle rosse; questo piccolo sforzo aiuterebbe a migliorare non solo la nostra salute, ma anche l’ambiente che ci circonda. Inoltre un aumento dei prezzi della carne e, magari, una diminuzione di quelli di frutta e verdura, porterebbero ad un calo del consumo della prima e, di conseguenza, un aumento di quello di frutta e verdura.

 

S. F.          

IV A Linguistico           

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