Quante volte siamo tornate a casa dopo un giro in centro ed eravamo talmente tanto stanche da non avere la minima voglia di prendere i nostri amati dischetti e rimuovere quel lucente make-up protagonista della nostra serata? Tante, tantissime volte!
Io ho sempre dato poca importanza all'atto dello
"struccarsi", ma piano piano mi sono resa conto di quanto in realtà
questa azione sia essenziale per la salute della pelle del nostro viso,
anche perché noi adolescenti siamo nel pieno del periodo di brufoli e
proprio per questo bisogna che, giorno dopo giorno, dedichiamo un piccolo
spazio a noi e al benessere della nostra "skin".
Oggi però, questa rubrica sarà scritta a quattro mani: ho infatti intenzione di intervistare la professoressa Giovanna Albano, che ci farà scoprire più nel dettaglio quali siano tattiche e segreti di questa essenziale azione!
Attenzione: tutte le informazioni contenute in questo post sono puramente
divulgative. In caso di particolari condizioni o problemi mai ricorrere al
faidate e rivolgersi sempre a un dermatologo.
Quali sono le caratteristiche di una corretta skin care?
La cosa fondamentale è capire la propria pelle:
ciascuno ha le proprie esigenze e ciò che funziona con una persona può non
andare bene per un'altra.
Ci sono, però, degli step
fondamentali da seguire: una corretta detersione
al mattino e alla sera, idratazione
e, soprattutto, utilizzo della protezione
solare.
Anche lei durante il periodo dell'adolescenza tendeva a trattare in modo superficiale la sua pelle? E pensa che gli adolescenti di oggi non diano la giusta importanza?
Non avendo mai avuto grossi problemi
per quanto riguarda la mia pelle, non ho mai dato troppa importanza alla sua
cura: da adolescente utilizzavo un sapone generico per la detersione e la prima
crema che trovavo nell’armadietto in bagno, quasi sempre rubata a mia madre.
C’è da dire che, però, ho sempre
odiato stare in casa truccata e, di conseguenza, non sono mai andata a dormire
senza aver lavato il viso!
D’estate ho sempre utilizzato la
protezione solare, sebbene in maniera non corretta, sia perché utilizzavo
spesso un SPF troppo basso che perché non riapplicavo la crema tutte le volte
che era necessario.
Credo che i ragazzi di oggi tendano a
sottovalutare la pericolosità dei raggi UV: il Sole ha i suoi benefici e avere
un bel colorito fa subito sembrare la nostra pelle più bella, ma è necessario
esporsi con le dovute cautele. L’abbronzatura è un meccanismo di difesa della
nostra pelle verso i raggi UV, che possono provocare danni di vario tipo, dal
fotoinvecchiamento ai melanomi, ma da sola non basta: è necessario applicare la
protezione solare con un SPF sufficiente in modo da impedire ai raggi UV di
fare danni.
Acqua micellare: si
risciacqua?
Questo è un altro errore molto
comune: pensare che l’acqua micellare si utilizzi per struccarsi e che subito
dopo sia giusto mettere la crema senza risciacquare.
Intanto cos’è l’acqua micellare? Si
tratta di una soluzione acquosa contenente dei tensioattivi, cioè molecole che
spontaneamente in acqua creano delle “sferette” (le micelle) capaci di
intrappolare le sostanze grasse presenti sulla pelle. In parole povere, si
tratta semplicemente di acqua e sapone! Basta semplicemente confrontare gli
ingredienti dell’acqua micellare con quella di un qualsiasi detergente per
viso: troveremo pochissime differenze.
Quindi l’acqua micellare, in quanto
acqua e sapone, va risciacquata per
eliminare i tensioattivi dalla nostra pelle, che creano ulteriore secchezza.
Preferisce le creme o le maschere?
Di natura sono una persona pigra e
poco paziente, quindi l’idea di tenere su una maschera non mi fa impazzire. Si
tratta di due prodotti che possono avere un’azione complementare, ma come
sempre dipende dal tipo di crema e dal tipo di maschera.
Se devo proprio scegliere, però,
nessuna delle due: preferisco formulazioni più concentrate, come i sieri, da
applicare in poche gocce prima della crema o in aggiunta ad essa.
Quali sono i migliori prodotti per idratare la pelle o per contrastare l’insorgenza di acne?
Per l’idratazione della pelle un ingrediente molto
valido è l’acido ialuronico: si
tratta di un acido normalmente presente nella nostra pelle che è capace di
trattenere grandi quantità di acqua nella nostra pelle (fino a 1000 volte il
suo peso molecolare).
Per quanto riguarda l’acne, invece, ci sono molti
prodotti che possono essere utili, dal retinolo (attenzione, è
fotosensibilizzante) e la niacinamide che possono contrastarla, fino alla
vitamina C, che invece può schiarire le macchie causate dall’acne.
Dato che lei è un'insegnante di Chimica, pensa che un uso eccessivo di questi prodotti possa provocare problemi?
Come tutto non bisogna eccedere: i prodotti in
commercio sono dermatologicamente testati e, di conseguenza, sicuri per la
pelle. Ciò che fa la differenza è l’uso che se ne fa.
Ad esempio, la detersione eccessiva (più di due volte
al giorno) può provocare una eccessiva esfoliazione con conseguente secchezza
cutanea.
Un altro errore da non commettere è non seguire le
istruzioni di un determinato cosmetico. Se una maschera va tenuta per 10
minuti, applicarla per più tempo non solo è inutile, ma potrebbe avere anche
delle conseguenze sulla salute della nostra pelle.
Ancora più importante: alcuni prodotti, come il
retinolo o gli acidi per l’esfoliazione chimica, sono consigliati per l’uso
notturno perché fotosensibilizzanti, potrebbero cioè causare una reazione
anomala ed esagerata della cute, che diviene particolarmente sensibile ai danni
indotti dall'esposizione solare. Di conseguenza è necessario sempre applicare
questi prodotti la sera e, il giorno dopo, applicare la protezione solare.
Cosa ne pensa dei prodotti che contengono parabeni?
Da qualche anno è nato un vero e proprio processo ai parabeni:
internet pullula di articoli che accusano queste sostanze di causare le
peggiori nefandezze e le industrie cosmetiche, per motivi di marketing e sulla
scia di queste false notizie, hanno cominciato a produrre prodotti “senza
parabeni” promettendo una maggiore sicurezza ed efficacia.
Chimicamente i parabeni sono molecole che derivano
dall’acido para-idrossibenzoico ed hanno un’attività antimicrobica: evitano,
cioè, che i nostri cosmetici siano colonizzati da contaminanti come batteri e
muffe.
Nel 2004 sono nati i primi dubbi poiché queste
molecole sono molto simili agli estrogeni (gli ormoni femminili), e si è
indagato il loro potenziale ruolo nell’insorgenza del cancro al seno (qui l’articolo). Vari studi negli anni successivi hanno però
completamente smentito la correlazione (qui un articolo di
metanalisi dell’Università di Nizza). Nel frattempo, però, il messaggio che i
parabeni fanno male è passato.
Alla skin care è giusto accompagnare un'alimentazione sana?
Un’alimentazione sana e varia è
fondamentale non solo per la nostra pelle, ma per la salute del nostro
organismo nella sua totalità. Per rallentare l’invecchiamento della pelle, ad
esempio, è necessario introdurre nella propria dieta cibi ricchi di
antiossidanti.
Fino agli anni Sessanta evitare cibi zuccherati, bevande gassate e cioccolato faceva parte della terapia per la cura dell'acne. All'inizio degli anni 70, invece, sono stati pubblicati alcuni studi che hanno riportato che la dieta non è collegata all'acne. Successivamente, all'inizio del XXI secolo sono state pubblicate nuove ricerche. Sebbene il numero totale di studi effettuati sia abbastanza piccolo, ve ne sono alcuni che affermano che alcune categorie di alimenti possono avere una certa influenza sull'acne, come i cibi ad alto indice glicemico (qui un articolo), i latticini (qui un articolo), ad alcuni olii vegetali che possono promuovere infiammazione (qui un articolo) o a carenze di vitamina D o altri fattori correlati alla dieta (qui un articolo).
C'è da sottolineare, però, che l’acne è una patologia
multifattoriale: oltre al tipo di dieta, bisogna considerare la predisposizione
familiare, variazioni ormonali (legate ad esempio anche ad irregolarità nel
ciclo mestruale, gravidanza…). Di conseguenza, escludendo questi alimenti non
necessariamente l’acne migliora o non insorge.
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