È improbabile, se non impossibile, non aver sentito almeno una volta questo termine, il cui significato, purtroppo, è ancora sconosciuto o non capito da molti.
Che cosa si intende di preciso per “catcalling”?
Questo fenomeno, tradotto molto spesso in italiano con “pappagallismo” o con il termine più generico “molestie di strada”, consiste principalmente in: molestie sessuali, commenti indesiderati, suonare il clacson ripetutamente, fischi, inseguimenti, avance sessuali persistenti e palpeggiamento da parte di estranei.
Il termine, di derivazione inglese, venne attestato col significato attuale nel 1956. Tuttavia, il verbo da cui deriva, “to catcall”, letteralmente “il verso che fanno i gatti di notte”, nel Settecento indicava “l’atto di fischiare a teatro gli artisti sgraditi e il fischio di disapprovazione stesso”.
Sui social è recentemente scoppiata una discussione riguardo la natura di questo fenomeno a seguito di una storia fatta su Instagram da Aurora Ramazzotti, figlia del cantante Eros Ramazzotti e della conduttrice televisiva Michelle Hunziker, in cui ha denunciato, per l’appunto, un episodio di catcalling che la riguardava in prima persona.
Non sono mancati i commenti, ignoranti e di una pochezza disarmante: primi fra tutti quelli dell’influencer e youtuber Damiano Moccia, in arte Er Faina, i quali hanno generato opinioni contrastanti nel mondo dei social.
“Fischiare ad una ragazza non è insulto”, esordisce, sminuendo totalmente in sette semplici parole un fenomeno tutt’altro che positivo. Anche se il suo, purtroppo, è un pensiero estremamente diffuso, sia tra uomini che tra donne.
Il catcalling rappresenta una vera e propria molestia, verbale (come fischi o apprezzamenti volgari) o fisica (che va da baci simulati, fino allo stalking), che in quanto tale va contrastata e punita. Come in Francia, dove nell’agosto del 2018 è stata approvata una legge contro le molestie di strada.
Il gruppo statunitense anti-molestie “Hollaback!”, in collaborazione con la Cornell University ha condotto uno studio su scala internazionale circa l’età della prima esperienza di catcalling, dimostrando che in media l’84% delle donne intervistate, che sono state 16.600, ha subito molestie di strada prima dei 17 anni. In Italia, ad esempio, il 79% delle donne ha affermato di averle subite prima dei 17 anni, il 57% addirittura prima dei 15 e un buon 9% poco prima di compiere 10 anni.
Sono dati che fanno preoccupare, eppure, nonostante ciò, il catcalling viene comunque sminuito e minimizzato come un semplice “gesto di apprezzamento”.
Da quando un “semplice gesto di apprezzamento” fa sentire, chi lo riceve, a disagio e spaventato?
Quindi, ripetiamo tutti insieme: il catcalling non può essere definito un semplice gesto di apprezzamento o di approccio. È una molestia.
S.F.
II A CLASSICO.
(immagine tratta da https://pixabay.com/it/photos/donna-faccia-bullismo-stress-2696408/)
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