Tutti conoscono la famiglia Kennedy - una delle più famose e importanti degli Stati Uniti e della sua storia politico-culturale -, una famiglia che generò un Presidente. Tutti conoscono John e Bob - assassinati a distanza di cinque anni l'uno dall'altro -, ma pochi conoscono la storia della loro sorella, Rosemary Kennedy. Rosemary era la terzogenita della famiglia, nata da Joseph Patrick “Joe” Kennedy Sr. e Rose Elizabeth Fitzgerald. Quando fu il momento di darla alla luce, l'infermiera, che seguiva la madre, rimandò il parto per più di due ore, per aspettare l'arrivo del dottore, in quanto era desiderio della famiglia partorire in casa. Rosemary restò bloccata nel canale uterino per quasi due ore, in debito di ossigeno; ciò le portò una disabilità mentale. Rosemary, fin dalla più tenera età, fu affiancata da assistenti e insegnanti privati e, seppur più tardi rispetto ai suoi coetanei, imparò a leggere e scrivere. All’età di undici anni, i genitori la mandarono in diverse scuole adatte ai ragazzi con disabilità mentale, ma i suoi improvvisi sbalzi d’umore la rendevano particolarmente problematica e difficile da gestire. Rosemary, però, non fu mai motivo di orgoglio per la sua famiglia, a quanto pare. Il padre, non contento della libertà e della condotta sessuale della figlia, oltre che della sua disabilità mentale, timoroso evidentemente della reputazione dei Fitzgerald-Kennedy, decise di fare qualcosa pur di "correggerla". Senza dirlo al resto della famiglia, Joe Kennedy fece sottoporre la figlia Rosemary ad un intervento di lobotomia - un'operazione che consiste nel recidere le connessioni della corteccia prefrontale dell'encefalo. L'intervento avvenne senza anestesia; pare persino che i medici le abbiano detto di canticchiare e raccontare storie mentre le facevano due buchi in testa e tagliate del tutto le terminazioni nervose. L'operazione ottenne l'effetto sperato dal padre, ma ridusse Rosemary ad uno stato pressoché vegetativo. Non parlava più, diceva soltanto parole sconnesse, perse l'uso di un braccio e finì persino in sedia a rotelle a seguito di serie difficoltà a camminare. La famiglia per anni cercò di nascondere ciò che era successo. L'unica persona, che si occupò di Rosemary, fu la sorella, Eunice Kennedy Shriver, quinta dei nove figli dei Kennedy, che in suo onore, nel 1968, fondò la “Special Olympics”, una competizione dedicata agli atleti con disabilità intellettive e cognitive. Rosemary morì nel 2005 all’età di 85 anni ed Eunice le rimase sempre accanto, seguendola poi neanche quattro anni più tardi, nel 2009. La sorte di Rosemary - come tanti altri fatti tragici avvenuti all'interno della famiglia Kennedy - va a costituire quella che viene chiamata "la maledizione dei Kennedy". Rosemary, dicono alcuni a posteriori, probabilmente soffriva di dislessia; tuttavia, i suoi diari mostrano una persona vivace e piena di vita, di una spiccata intelligenza e una sensibilità fuori dal comune. Ma nessuno diede il diritto a questa giovane donna di vivere la sua vita.
S. F.
III A Class.
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