Passa ai contenuti principali

La biologia marina



La biologia marina è la branca della biologia che si occupa degli ecosistemi marini, delle loro biocenosi (dalla lingua greca βίος e κοινός, indica la comunità delle specie di un ecosistema che vive in un determinato ambiente, o, meglio, biotopo) e più in generale degli organismi che trascorrono la loro vita (o parte di essa) in mare. La biologia marina inscrive questi organismi in categorie ecologiche che comprendono tutti i regni dei viventi. Troviamo microrganismi unicellulari appartenenti al mondo microscopico fino ad arrivare ai cetacei, mammiferi di dimensioni mastodontiche. Tra i suoi obiettivi, questa disciplina punta alla conoscenza delle specie, poiché le informazioni risultano tuttora incomplete e vengono continuamente scoperte, descritte e studiate specie nuove delle quali è indispensabile conoscere il ruolo.

Il ruolo del biologo marino

Il biologo marino studia le piante, gli animali e i microrganismi che risiedono nei mari e negli oceani. Compie ricerche sugli aspetti della vita marina, dagli organismi più piccoli agli animali marini più grandi osservando anche quali relazioni esistono tra le popolazioni marine. Tra le sue attività conduce studi sul comportamento degli animali marini e sui loro habitat; si occupa della salvaguardia delle specie più a rischio a causa dell’inquinamento, della pesca e delle azioni dell’uomo. Il biologo marino consente di stabilire le quantità e la tipologia di specie ittiche che è possibile pescare tenendo conto dei loro modelli migratori, della catena alimentare e dei loro comportamenti riproduttivi. Questa figura professionale compie studi e analisi in laboratorio, per valutare attraverso precisi parametri e marcatori la qualità delle acque e per comprendere se le diverse specie risentono delle attività antropiche. Dunque , il biologo marino ha un ruolo importantissimo nello studio e nella ricerca, e grazie alle loro scoperte pubblicate su riviste scientifiche e la loro partecipazione alle conferenze pubbliche, contribuiscono a stabilire norme per la tutela degli ecosistemi marini collaborando con vari enti pubblici statali e locali ma anche informando i cittadini.

A. P. 
V A Ling.

Immagine linkata al sito di riferimento

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste