Squid Game nell’arco di pochi giorni è passata dall’essere uno dei tanti contenuti di Netflix alla serie più vista che ha invaso l’web e i social in tutto il mondo. La serie è ambientata nella Corea del Sud dei giorni nostri, un paese che è cresciuto molto economicamente dopo la guerra e che è diventato uno dei più ricchi dell’Asia, ma che, con questa maturità finanziaria, è accresciuta anche una disparità sociale ed economica delle classi. La trama di Squid Game è costituita da 456 persone che, per diversi motivi, sono in condizioni economiche disastrose. Ognuno dei partecipanti ha diversi motivi per voler iniziare da capo la loro vita e quindi vengono invitati a giocare da un'organizzazione segreta a questi giochi per bambini. Il premio è di circa 33 milioni di euro, c’è solo un piccolo problema: chi perde muore in modo disumano e terrificante, tutto questo mentre un gruppo di miliardari guarda per il proprio piacere. È la disperazione che spinge i partecipanti di SG a competere, anche se all’inizio del spettacolo viene data la possibilità di lasciare il gioco più della metà dei partecipanti. Molti si rendono conto che rischiare nel mondo reale senza avere modo di sfuggire ai loro problemi è forse peggio che rischiare a morire, provando a vincere un premio che può totalmente farti cambiare vita. La serie è ricca di significati allegorici, per esempio il triangolo rappresenta l'élite economica e nel suo vertice si nasconde un ulteriore livello gerarchico ovvero i V.I.P, il loro potere economico è talmente grande che permette loro di stare al di sopra delle leggi che governano il resto della società. Si capisce che sono proprio loro che finanziano i giochi e ci viene detto che esistono numerose versioni del gioco in tutto il mondo ma che la versione Coreana è quella migliore. I V.I.P sono tutti stranieri e questo aspetto è una metafora dell’entrata di capitale e potere occidentale in Corea del Sud. Negli ultimi anni l’acquisizione di grandi quote percentuali come Samsung sembra che ha snaturato quel preciso ecosistema sociale e ha messo in risalto la fragilità della middle class coreana che viene rappresentata nel gioco attraverso il quadrato su cui poggia il triangolo dell'elite finanziaria. Al di sotto di questo quadrato troviamo il secondo cerchio che rappresenta gli emarginati dal sistema che hanno perso tutto e che si indebitano per tentare di sopravvivere. I giocatori appartengono a questa porzione della società e probabilmente vengono reclutati dalle stesse organizzazioni criminali che hanno prestato loro i soldi con dei tassi folli. Questa classe fornisce i candidati perfetti per lo Squid Game, la loro disperazione è tale per cui la semplice possibilità di vincere il premio della competizione pur rischiando la vita è migliore della loro condizione quotidiana fuori dal gioco. I due cerchi sono uguali, ma opposti rappresentato che i ricchi e poveri hanno la stessa sentimento in comune: l'assoluta noia verso la vita, quindi lo Squid Game è l’unica situazione in grado di ricreare un significato alla loro esistenza. Questo viene spiegato dal creatore del gioco al vincitore nei suoi ultimi momenti di vita. Nella Divina Commedia Dante descrive i dannati che vengono puniti per contrappasso. Il concetto del contrappasso dantesco è presente in numerosi contesti storici e religiosi ed è presente anche all’interno di questa serie. I personaggi principali compiono delle azioni che di fatto anticipano il loro destino nel gioco, il criminale fugge dai suoi creditori saltando da un ponte e poi morirà precipitando nel vuoto nella sfida del ponte. Ali ruba una busta con i soldi che il suo datore di lavoro stava nascondendo e finisce per essere truffato allo stesso modo nel gioco delle biglie. Nella serie i simboli sono segni che inducono il pubblico a creare una propria interpretazione alimentando un paratesto fatto di teorie, analisi e approfondimenti che contribuiscono a incrementare il successo clamoroso del prodotto Netflix.
D. D.
IV D Scu.
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