Passa ai contenuti principali

Revenge p**n: una piaga sui social




Ebbene sì! Sempre più frequentemente sui social, che quotidianamente utilizziamo, assistiamo alla denigrazione della nostra intimità. Sempre più spesso, delinquenti utilizzano e condividono nostre immagini personali per svariate ragioni: per denigrare la vittima sulla pubblica piazza, per estorcerle del denaro o per il semplice gusto di annientarla psicologicamente. E la cosa più sconvolgente è che questo fenomeno coinvolge anche minori, in spregio alla delicatezza dell'età e alla loro ingenuità. Molte volte le immagini vengono attinte senza che il soggetto fotografato sia consapevole di essere ripreso, altre volte la dipendenza da like di altri e dal numero di follower ci spinge, ingenuamente, a postare immagini, nella speranza che non fuoriescano dalla cerchia dei nostri "amici" telematici  L'azione è in ogni caso una vigliaccheria nei confronti del soggetto postato, che, purtroppo, soventemente è di sesso femminile. Vorrei ricordare che, dall'inizio del 2021 (circa 300 giorni), i femminicidi sono stati 83, uno ogni 3.5 giorni circa. Azioni come queste spesse volte inducono a gesti estremi le vittime, gesti che conducono al suicidio del soggetto fotografato. Ricordo anche che in Italia esiste una normativa estremamente rigorosa e severa: l'art.10 della L.69/2019 introduce in Italia questo tipo di reato. Giustamente la normativa prevede non solo la pena per chi diffonde le immagini, ma anche per chi le consulta senza una successiva diffusione. Consiglio alle ragazze di prestare davvero attenzione e di non fidarsi mai di nessuno, neanche delle persone che dicono di amarci, perché sono quelle che potrebbero tradirci più facilmente e nel modo più subdolo: tradendo la nostra fiducia! Care ragazze, vi invito a non condividere foto intime con nessuno, chi ci ama veramente ci apprezza per ciò che siamo e per ciò che dimostriamo con la nostra intelligenza e il nostro essere “persone”. Fate quindi attenzione a come usate i Social e di chi vi fidate, possono entrambi rivelarsi armi a doppio taglio. Se siete vittime di questi tipi di situazioni, non abbiate paura o vergogna a denunciare, non siete voi ad essere in errore.


A. D.

III A Com


Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/illustrations/facebook-crimine-internet-violenza-2241419/ 

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste