A novembre in Italia e nel Regno Unito si terrà un evento, posteriore alla Pre-Cop 26 di Milano, che molti sostengono essere una delle ultime opportunità per tenere sotto controllo le devastanti conseguenze dei cambiamenti climatici. La Cop 26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, si terrà a Glasgow, sotto la presidenza del Regno Unito.
Quali sono gli obiettivi della Cop 26?
- Azzerare le emissioni di CO2 a livello globale entro il 2050
- puntare a limitare l'aumento delle temperature a 1,5°C.
Ad ogni paese si chiede di presentare drastici cambiamenti in termini di riduzione delle emissioni entro il 2030, che siano a livello con il raggiungimento di un sistema a 0 emissioni nette entro la metà del secolo. Per raggiungere questi obiettivi, ciascun paese dovrà:
- Accelerare il processo di eliminazione del carbone come fonte energetica;
- Ridurre la deforestazione;
- Accelerare la transizione verso i veicoli elettrici;
- Organizzare campagne di sensibilizzazione verso fonti rinnovabili;
- Salvaguardare le comunità e gli habitat naturali:
Il clima continuerà a provocare effetti permanenti anche riducendo le emissioni. Per questa ragione, alla Cop 26 i Paesi maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici dovranno essere incoraggiati a mettersi in condizione di proteggere e ripristinare gli ecosistemi, di costruire delle difese e adoperarsi di mezzi adeguati per contrastare la perdita di abitazioni, mezzi di sussistenza e vite umane, quali:
- Mobilitare i finanziamenti: con l'aiuto delle istituzioni internazionali è necessario trovare i finanziamenti necessari per la transizione;
- Collaborare, perché solo grazie alla cooperazione di tutti potremo affrontare le sfide della crisi climatica.
Essenziale sarebbe perciò:
- Promuovere il "Libro delle Regole" di Parigi (dove sono racchiuse nel dettaglio, appunto, tutte le regole necessarie per rendere operativo l'Accordo di Parigi);
- Accelerare le iniziative che contrastano la crisi climatica, rafforzando la collaborazione tra i governi, le imprese e la società civile.
Nonostante questi punti incoraggianti verso un cambiamento ottimale, si prospetta un futuro difficile per soddisfare tutti gli obiettivi della Cop 26. L'attivista svedese Greta Thunberg, infatti, ha previsto che con tutta probabilità essa non porterà a grandi cambiamenti e che è necessario continuare a chiedere di lottare per un reale cambiamento.
È importante impegnarsi a rispettare tutti i punti dell'agenda 2030 e cercare di sostenere i Paesi dove è presente un elevato tasso di povertà e contemporaneamente continuare a finanziare ricerche per raggiungere un livello di ottimizzazione globale dei vari punti precedentemente elencati e degli obiettivi dell'agenda per lo sviluppo sostenibile.
F. B.
V C Scienze Umane
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