Passa ai contenuti principali

Persona 5 Royal


Persona 5 Royal, un invito alla propria rivoluzione

Persona 5 Royale è un videogioco che fonde psicologia, cultura, impegno sociale e sensibilizzazione del pubblico al puro intrattenimento.

Avvalendosi di due gameplay diversi in un unico gioco, le fasi principali si svolgono come un "Second Life", con un sistema di giorni e scadenze che ti renderanno quasi cronofobico e serviranno per creare legami e relazioni con gli altri personaggi del gioco, che, una volta conosciuti a fondo, forniranno bonus per la seconda fase del gioco, quella “jrpg”. Anche se sembrano non avere nulla in comune l'una con l'altra, creeranno una splendida fusione poiché verrà attuata una vera e propria rivoluzione sociale, che sarebbe altresì impossibile senza l'aiuto di confidenti dalla tua parte.

Ed è proprio questa la parte più interessante di Persona. Akira, il protagonista principale, è un ragazzo anonimo pregiudicato dalla società, che deve la sua anonimità all'intento di fare immedesimare il giocatore: arrivato a Tokyo poiché non accettato dalle altre scuole per via dei suoi precedenti penali, trova ben presto un ambiente malato. Tra i corridoi serpeggia il fenomeno del mobbing e l'esclusione per molti alunni da una società che, al posto di affrontarli, preferisce nascondere i propri mostri.

P5R tenta di instaurare nei giovani il pensiero critico verso ciò che li circonda, nella speranza che siano questi ultimi ad applicare ciò che hanno imparato nella vita di tutti i giorni: il gioco non si farà certo scrupoli ad evidenziare situazioni pesanti della società giapponese.

Nel suo ammontare alle 100 ore va a toccare anche argomenti complicati e, se vogliamo, pericolosi. Ogni antagonista che viene affrontato è infatti un ramo secco del Giappone; si parla del furto intellettuale e creativo, di sfruttamenti sui dipendenti, di politiche leader centriche, senza però cadere nella banalità e demonizzare la persona, poiché ogni comportamento ha delle motivazioni.

Ma non solo, anche i confidenti e i personaggi dei ladri di cuori, la squadra dei 7 protagonisti del gioco, rappresentano cortocircuiti della società: dal medico, che dovrebbe essere il più serio dei mestieri, vestito con chocker e borchie che è stato coinvolto in pratiche losche rimettendoci il lavoro, a un pentito mafioso, a una giocatrice di scacchi che, per colpa dell'amministrazione volta al guadagno della madre, è diventata famosa per il suo aspetto e non per la sua abilità. Ogni personaggio porta con sé un fardello, porta i segni di ciò che ci circonda, ed è impossibile non rimanere ammaliati nella scoperta della loro vita.

 

Per risvegliare il cuore delle persone, però, non bastano le parole. I protagonisti hanno il potere di entrare nel subconscio delle persone, facendo confessare i loro peccati al pubblico. Ma nulla è facile come sembra: il loro inconscio è un dungeon sempre diverso, che simboleggia una visione distorta del mondo, costellata di nemici che altro non sono che idoli assimilati dalla cognizione pubblica, dagli angeli agli dei greci.

Sono chiamati persona e si basano sulla teoria jungiana secondo cui ogni individuo ha diverse maschere per amici e individui del sesso opposto. Non è un caso, infatti, che le persone dei ladri di cuori, i quali in questo caso sono personaggi letterari rappresentanti la storia dei personaggi stessi, per essere risvegliati, devono far strappare al personaggio la maschera apparsa sui volti di quest'ultimi, una volta entrati nel palazzo.

Ci sarebbe moltissimo altro da dire in merito a questo titolo meraviglioso, il gameplay innovativo, l'originalissimo design che cita la pop art e le musiche giocano un ruolo fondamentale e sono ben fatti, ma per non cadere nello spoiler ci fermiamo qui, evidenziando un'ultima volta come non sia un titolo per tutti, ma sicuramente da provare, soprattutto grazie ai rifacimenti della nuova edizione: Persona 5 Royal.

Il gioco ci insegna che ognuno di noi può essere parte attiva della rivoluzione sociale, invitando il giocatore a uscire di casa per scoprire la storia del prossimo, mai banale e senza spunti riflessivi.

Specifichiamo, inoltre, che non serve aver giocato i precedenti capitoli per fruire della piena esperienza del gioco.

~Dan mango (D.P)

~Peco (D.P.)



L'immagine di copertina è tratta da: https://www.dlcompare.it/giochi/100008720/acquista-persona-5-royal-key

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif