Passa ai contenuti principali

Il valore della diversità!




L’inclusività all’interno di una scuola contemporanea, si pone l'obiettivo di fornire pari opportunità a tutti gli studenti. La scuola inclusiva deve studiare e trovare metodi diversi per venire incontro ai bisogni educativi di ogni studente. Lo scopo principale dell’inclusione scolastica è, infatti, far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale.

Ogni scuola garantire un “piano per l’inclusione”, per riuscire a superare tutti quei fattori che possono ostacolare la realizzazione di uno studente. Con l’evolversi della società, anche la scuola subisce dei processi di adattamento, la scuola tradizionale lascia spazio alla scuola inclusiva, che ha come obiettivo quello di trovare un metodo efficace alle esigenze degli alunni. Il migliore dei nuovi metodi, si basa su un “approccio olistico” che vuole eliminare i pregiudizi tra gli studenti e punta alla eliminazione di una standardizzazione dello studente che, fino ad allora, voleva educarlo con metodologie uguali per tutti indipendentemente dalle esigenze e condizioni personali. Con il metodo olistico viene favorita la “personalizzazione” dello studente; si punta ad aiutare l’alunno a coltivare le proprie passioni e valorizzare i suoi singoli talenti.

Nell’ultimo secolo, in Italia, l’educazione scolastica ha subito una rivoluzione, introducendo sempre più leggi e normative ministeriali a favore di uno stato di equità tra tutti gli studenti, cercando di ottenere reali supporti e dare sostegno agli studenti soggetti da disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o con necessità di bisogni educativi speciali (BES), garantendo loro un piano didattico personalizzato con l’intento di migliorare il loro approccio all’interno del mondo della scuola e anche in ambito sociale. 

Nell’ottica di potenziare la cultura dell’inclusione nel 2012 il MIUR ha emanato la direttiva inerente ai bisogni educativi speciali, con la quale ha recepito l’apporto fornito dal modello diagnostico ICF. I BES non sono necessariamente relativi a condizioni permanenti più o meno invalidanti, ma spesso sono conseguenze di stati che un alunno attraversa, con continuità o per determinati periodi, per ragioni fisiche, fisiologiche o anche di natura psico-sociale, e che richiedono un’adeguata e personalizzata risposta. Il BES, dunque, non è relativo alla sola disabilità, ma ad un ampio ventaglio di fattori concernenti i disturbi evolutivi e specifici e lo svolgimento socioeconomico.  È compito della scuola abbattere gli stereotipi basati sulla non conoscenza nei confronti del diverso da ciò che la società considera “canonico” e “normale”. Tutti, indipendentemente dalle proprie difficoltà, devono avere il diritto di poter apprendere e imparare al meglio delle proprie capacità senza essere etichettati o discriminati.

“Ogni bambino è un fiore diverso che, insieme agli altri, forma un giardino meraviglioso”.


A.T.

V C Scu.


Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/inclusione-gruppo-albero-figli-4025631/


Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif