Passa ai contenuti principali

TUTTO HA UNA FINE, MA NON QUESTA BATTAGLIA!

 TUTTO HA UNA FINE, MA NON QUESTA BATTAGLIA


Con il cuore in gola e le mani che tremano, sto scrivendo il mio ultimo articolo: per ringraziare tutte le persone che mi hanno permesso di esprimere la mia voce e per ringraziare tutte le persone che la mia voce l’hanno ascoltata.


Ma sono qui anche per dare un ultimo consiglio, a tutte le persone che leggeranno queste poche righe: non elogiate la bellezza altrui, come unica caratteristica fondamentale, imparate a lasciare baci tra i capelli; imparate a baciare la fronte con le labbra, come a sfiorare la mente; riconoscete l’arte di arrossire e di abbassare lo sguardo; abbracciate fino a sfiorare il cuore e a dimenticare di respirare; baciate le cicatrice altrui, accarezzatele e restatene affascinati, sono le cicatrici a darci un valore; spogliate le persone delle loro insicurezze, lasciate che le lascino scivolare a terra, non aumentate in loro l’inadeguatezza di non essere abbastanza.


Meno aria alla bocca e più fatti in silenzio, ci state?


Abbiate il coraggio di cambiare modo di vedere, non abbiate paura di ribaltare i punti di vista.

Abbiate il coraggio di cambiare prospettiva. Scomodatevi per cercare la bellezza.


Non conformiamoci, abbracciamo le nostre insicurezze e fragilità. Guardiamo le altre donne, noi per prime, senza occhi di giudice.

Avviciniamoci a loro, apriamo le braccia, allunghiamole, stringiamo la persona che abbiamo davanti, strappiamogli il suo senso di inadeguatezza e il suo sentirsi non abbastanza, e guardandola negli occhi, con voce risoluta e un sorriso a increspare gli angoli della bocca, sussurriamole all’orecchio che: la bellezza che vedi in te non dipende dal riflesso dello specchio del tuo bagno, ma solo da quello che tu provi per te stessa. L’amore che provi per te stessa è un mero riflesso dell’amore che c’è dentro di te.


Per terminare, chiedo, a tutte le donne e a tutti gli uomini, di unirsi a me, in questa lunga battaglia, per ottenere parità e libertà: concetti che, ora, sembrano astratti, ma che potrebbero diventare realtà. Perché tutto ha una fine, ma non questa battaglia.


Oggi termina il mio percorso su questo blog, ma spero di essere riuscita, in questi due anni di scrittura, a farvi aprire gli occhi e la mente: non accomodatevi mai, siate sempre in cerca di informazioni. Siate curiosi sempre, solo così si diventa umani.




D.V.

VB LING.






Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif