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Durante il discorso d’insediamento del nuovo governo, il presidente del consiglio Mario Draghi, ha dichiarato quelle che sarebbero le sue intenzioni per migliorare il progresso sociale. Nel corso dell’intero intervento non c’è stato alcun accenno sulla “legge Zan”, approvata dalla Camera dei deputati nel novembre 2020. La legge ha l'obiettivo di tutelare le minoranze contro la discriminazione legata al sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.
Il testo ufficiale della legge condanna anche la misoginia e il razzismo, ma il motivo principale per la quale è stata creata è la lotta contro l’omofobia. Con questo termine si fa riferimento ad una paura irrazionale nei confronti di persone che intraprendono relazioni sentimentali e sessuali con persone dello stesso sesso. L’origine dell’intolleranza nei confronti della comunità LGBT, ma anche della misoginia, la si può ricercare con l’introduzione delle società patriarcali giudaico-cristiane, fondate sulla differenza e disuguaglianza fra i generi. Di conseguenza, anche le pratiche omosessuali, che nel mondo antico erano considerate normali, da allora verranno condannate sia per l’impossibilità di procreazione che per il disequilibrio di poteri di una coppia “normale” dovuta dal sesso.
Oggi, in Italia, le vittime di omotransfobia e misoginia non sono in alcun modo tutelate dalla legge, quindi oltre a provocare danni fisici, gli aggressori infliggono numerosi danni morali. Queste sono problematiche molto diffuse e ben lontane dall’essere risolte. L’approvazione della legge non andrebbe a diminuire la libertà di chi ha pieni diritti, ma andrebbe ad aumentare i diritti, di chi diritti, non ne ha. L'obiettivo è quello di colpire in maniera significativa tutti coloro che ancora si rifiutano di accettare il fatto che nel 2021 tutti possono avere gli stessi diritti!
In una società prevalentemente etero-normativa e maschilista, psicologicamente parlando, essere omosessuale, donna o di colore è ben diverso da essere un maschio, etero e bianco. Proprio per questo motivo la legge Zan migliorerebbe radicalmente le condizioni di vita di tutte le minoranze. Dove prima c’era paura e pessimismo, con questa legge ci si potrebbe sentire più accettati, protetti e liberi di essere ciò che si vuole essere. Ormai deve essere chiaro a tutti che una persona non vale di più o di meno a seconda del suo sesso, della sua provenienza o se facente parte della comunità LGBT+. Oggi in Italia, tutti dovrebbero possedere la stessa libertà e nessuno può permettersi di violare quella altrui.
A. T.,
IV C Scu
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