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Penso che ogni singola invenzione conduca a dei cambiamenti, positivi e negativi che siano. La creazione delle nuove tecnologie ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, il nostro stile di vita e, purtroppo e per fortuna, anche le nostre relazioni sociali.
“Purtroppo”, perchè la tecnologia ci ha allontanati e continua a separarci sempre di più come individui. Se ad esempio, prima dovevamo andare in negozio a comprare un disco, ora per poter ascoltare la musica basta effettuare un abbonamento su I-Tunes o altre piattaforme digitali. Se prima per accedere a certi servizi era fondamentale uscire di casa ed entrare in contatto con le persone, adesso la tecnologia ci permette di ottenere lo stesso servizio restando a casa (comodità nell’acquistare un prodotto), ma ci toglie la possibilità di creare delle reali conversazioni faccia a faccia (maggiore solitudine).
Questo penso che valga per tutte le fasce d’età: bambini, adolescenti, adulti e anziani. I più colpiti forse sono i bambini e gli adolescenti, i cosiddetti “nativi digitali”. Penso sia un problema crescere in questa modalità, in cui c’è molto meno dialogo (se non completamente assente a volte) causato soprattutto dal troppo tempo trascorso sui social, videogiochi o altri mezzi tecnologici. Si preferisce chattare che parlare.
“Per fortuna” perchè d’altra parte i social ci hanno anche unito, anche se ciò può essere anche considerato un controsenso. Ma da un lato è vero: sono riusciti a mettere in contatto persone che vivono anche in continenti diversi, un traguardo che ha rivoluzionato la comunicazione. Ci si può anche conoscere online (ovviamente prestando attenzione a tutti i rischi che può portare). Insomma… siamo legati ma distanti, vicini ma lontani. Secondo me può essere inventato qualsiasi nuovo mezzo di comunicazione che la renda più rapida ed efficace, ma per me il miglior mezzo rimarrà sempre il più antico: il vis a vis.
C. G.
II A Com
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