Sembra un racconto di fantascienza, non è vero? ormai sembrano essere immagini lontane, sfocate come ricordi vissuti in un altra vita. ed è proprio così.
Perché non la consideriamo più una realtà, ma ci limitiamo ad immaginarla come una vita quasi paradisiaca, da sogno? non so se sto per rivelare un segreto o un'ipotetica barzelletta, ma per noi la realtà non è più questa da ormai due anni.
Ormai è diventata normalità portare le mascherine, che sfoggiamo come se ora fossero parte del nostro outfit, abbinando i diversi colori e forme. è diventata normalità annusare il disinfettante per capire se ha un buon odore o è disgustoso. è diventata normalità salutarsi battendosi il pugno o il gomito, come se fosse un gesto per un handshake.
Ma è questa la normalità?
In così poco tempo abbiamo cambiato prospettiva, abbiamo imparato a vedere il mondo da un punto di vista nuovo, improvvisato sul momento. abbiamo rivalutato le nostre paure e le nostre sicurezze, mettendo al primo posto la nostra vita come se fossimo all'interno di un videogame in cui dobbiamo sopravvivere per vincere.
Il decidere se poter uscire o andare a scuola è abbandonato alla sorte, o meglio ai numeri. ma che numeri? di morti, di contagiati, di tamponi fatti e di persone in terapia intensiva.
è terrificante dover prendere coscienza che questa è la nostra normalità, sapere che il nostro futuro è posto sul piatto di una bilancia mentre sull'altro si è posizionato questo mostro invisibile, che ci ha portato via tutto.
è una lotta, apparentemente infinita ed estenuante, che lentamente stiamo combattendo ma che ha lasciato dietro tanti feriti e vittime.
siamo vulnerabili e stanchi, ma se tutti ci sforziamo nel fare quel minimo per la nostra incolumità possiamo uscirne vittoriosi.
sembra una frase fatta, ma ora è questa la realtà, non una fiaba o un film. combattiamo per la normalità.
A.S.
3 B Scu
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