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Agenda 2030: I Rifiuti

 



Eccoci tornati a parlare dell’Agenda 2030! Oggi, continueremo a parlare dell’importante progetto intrapreso dalla IVC del Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto Superiore Cesare Balbo, e parleremo dell’ultimo gruppo non ancora analizzato: il gruppo rifiuti! All’interno dell’Agenda sono presenti ben tre obiettivi correlati all’ambito dei rifiuti e del loro smaltimento.

Il XXI secolo è stato il periodo in cui innumerevoli ambiti hanno intrapreso un percorso di innovazione, praticamente su ogni fronte. l’obiettivo numero nove individua come scopo costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. Basandoci sui dati forniti dall’Istat, ovvero l’Istituto Nazionale di Statistica, pubblicati il 24 ottobre 2019, durante il biennio 2017-2018 sono avvenuti innumerevoli progressi. Controlliamo insieme:

  • Nonostante la stima di rifiuti urbani raccolta fosse pari a un totale di 488,7 chili per abitante, la percentuale era inferiore di ben 1,6% rispetto all’anno precedente; 

  • Confrontando le percentuale del 1998 rispetto al 2018 si è potuto osservare che: 

- Le famiglie che con regolarità effettuano la raccolta differenziata della plastica sono ben il 47,4% passando da una percentuale pari dal 39,7 al 87,1%;

- Le famiglie che con regolarità effettuano la raccolta differenziata dell’alluminio sono pari al 71,3% rispetto al solo 27,8% di vent’anni fa;

- Le famiglie che con regolarità effettuano la raccolta differenziata della carta sono passate dal 46,9 % ad un totale pari di 86,6%;

- Le famiglie che con regolarità effettuano la raccolta differenziata del vetro sono pari a 85,9%, in confronto ai soli 52,6% del 1998. 

Tali miglioramenti permettono che i rifiuti vengano smaltiti in maniera più adeguata, elemento che garantisce soprattutto che avvengano delle innovazioni all’interno dello smaltimento corretto della raccolta indifferenziata. Tale innovazione ha permesso di aiutare la Terra in maniera assai consistente, e se essa continuerà a essere svolta in tale modo, ci saranno ulteriori sviluppi in tale ambito. 

Il secondo obiettivo per lo sviluppo sostenibile che concerne i rifiuti in maniera significativa è il numero 11: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Per poter entrare in contatto con l’Agenda 2030 ha aperto in collaborazione fra INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa), il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e l’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) hanno deciso di aprire il sito “Scuola 2030 educazione per la creazione di valore” in modo tale che gli studenti di tutte le età possano informarsi e allargare la propria cultura su tale argomento anche autonomamente. Uno dei traguardi di tale obiettivi è ridurre, entro il 2030, l’impatto negativo pro-capite, garantendo una particolare attenzione alla gestione dei rifiuti sia urbani sia sugli altri tipi di rifiuti.

Infine, l’obiettivo 12, ovvero garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. Consumando una corretta quantità di prodotti è possibile ridurre in maniera significativa i rifiuti che si verranno a creare conseguentemente al rifiuto. Si pensi che ben un terzo dei prodotti alimentari prodotti finiscono nella spazzatura: ciò significa una perdita economica pari a  circa mille miliardi di dollari e soprattutto ulteriori migliaia di tonnellate di rifiuti da riciclare!

Ecco concluso il nostro grande viaggio all’insegna della sostenibilità e dell’ecologia! Ricordiamoci che è fondamentale che ognuno di noi si impegni a perseverare tutti i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.

G.P. IVC SCU

A.A. IIIB Classico


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