La storia che vi racconterò oggi, è la storia di come questo virus, un virus molto distruttivo, ha reso miliardi di persone incapaci di ragionare. Questo virus si chiama: Covid-19. Lui è nato in Cina svariati anni fa, ed è la mutazione del virus SARS, che era già presente nel 2003.
Il Covid-19 ha viaggiato a lungo fino a trovare dimora nel suo primo malato, che è stato male, ma ha contagiato molte altre persone. Molti hanno viaggiato in tutto il mondo, spargendo il virus. E così arrivò il primo lockdown italiano. Nel primo lockdown rimasero tutti a casa con la paura di essere contagiati da questo virus spaventoso. Ma vi furono i lati negativi in questo: il tasso di suicidio è aumentato spropositatamente, lo stesso vale per i femminicidi e le violenze domestiche, i bambini non hanno visto e non hanno potuto giocare con altri bambini al parco, la depressione è aumentata e l’ansia sociale incrementata. Questo ha fatto diventare i ragazzi delle amebe, ignoranti, in quanto la scuola a distanza non offre nessun contatto umano e nessun tipo di giovamento rispetto all’insieme culturale che ci sarebbe stato in una classe di scuola. I giovani sono diventati aggressivi, depressi e ansiosi. Non si sarebbe dovuto arrivare a questo punto, dove i ragazzi hanno lo stesso livello d’ansia dei malati in manicomio negli anni ‘50. Ma si è tornati alla vita normale in estate, una parvenza di passato che da lì a poco ci avrebbero tolto e distrutto di nuovo. E così arriva il secondo lockdown e poi il terzo. Il governo ci ha portato a tutto questo; i decreti legge, che hanno emanato e stanno tutt’ora emanando, sono illegali, in quanto, cito la costituzione italiana: Un Decreto legge o una legge non può ledere la libertà privata di ogni cittadino. Ogni Individuo dev'essere libero di esprimersi, viaggiare e spostarsi. Ogni cittadino è libero. Quindi cosa stiamo a raccontare. Questo, il virus e soprattutto il governo, ci hanno portato ad una autodistruzione di massa e personale. Ma in fondo, chi sono io per giudicare e dire queste parole? Non siamo più liberi.
E.T.
2 B Scu
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