Caro virus, da quando sei arrivato hai completamente stravolto le nostre vite, quella dei più giovani ma anche quella dei più anziani: non hai risparmiato proprio nessuno, senza scrupoli. Hai fatto soffrire milioni di persone e continui incessante a farle soffrire. Persone che hanno subito la tua ira ingiustificata sulla loro pelle, senza aver fatto nulla di male mai a nessuno. Persone che hanno perso parenti ed amici, che ora vivono nella tristezza perché non hanno più spalle su cui piangere, perché tu le hai portate via con te. Sei partito dall’Oriente, dalla Cina. Hai trovato la tua occasione per andartene da lì e l’hai colta, senza ripensamenti. Hai visto la felicità di alcune persone ed hai deciso di togliere il sorriso dai loro volti silvani e poi di toglierlo a tutti. Hai trovato la possibilità di far scaturire tutta la tua violenza su tutto il globo, che per milioni di anni ti ha ospitato. È questo il tuo ringraziamento? Beh, io non mi sarei sicuramente comportato come te. Sì, forse e anche senza forse, la colpa è la nostra. Il nostro consumismo intensivo può in qualche modo averti stimolato a liberarti dalla morsa che ti abbiamo creato intorno. Ma non credo che una botta come quella che tu hai dato a tutti i noi, abbia mai fatto così tanti morti, innocenti tra l’altro, se non durante le stupide guerre che sono state combattute nel XX° secolo. Purtroppo non tutti hanno capito o continuano a non capire quanto tu possa essere spietato, a quanto tu possa dare sofferenze a loro ed ai familiari, a volte portandoli via da questa terra, così, per gioco. Ma una cosa non ci è chiara e non lo sarà finché tu non ce lo rivelerai, un giorno forse. Fino ad allora ci aiuterà la scienza e la continua ricerca ad un modo per difenderci da te, che ci hai colti impreparati. I vaccini, la nostra unica speranza per salvarci, e far sì che si possa tornare a vivere liberamente, ed a stare con le persone a cui vogliamo bene, perché prima di te, non sapevamo cosa volesse veramente dire “distanziamento”.
S.F.
2 B Scu
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