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SE IO FOSSI IL VIRUS



Non capisco perché tutti mi odino. Uno sfortunatello pari a me non dovrebbe avere modo di attirare tanto odio. Stamani, ad esempio, mi son svegliato schiacciato da una cosa che, gli umani, chiamano tampone. Io li chiamo rilevatori. Come si può intuire dal nome, questo strumento è addetto al rintracciamento di me ed i miei fratelli e, dopo ciò, solitamente sussistono cure mediche o mettono me ed il mio ospite in loculi, rimanendo in questo concetto umano chiamato "quarantena".

Cosa credono queste scimmie poco più cresciute, che la vita da virus sua facile?! Quando noi ci infiltriamo in un organismo, arrivando al fine ultimo della nostra esistenza, ci moltiplichiamo in modo tale da poter poi far fare ai nostri figli attacchi suicidi, cercando un el Dorado che è il un organismo, cosicché la nostra specie possa continuare, regalando un futuro prospero ai posteri. A tutti noi aspetta un infame sorte e, ovviamente, in questo marasma di devono mettere lo zampino pure gli umani! Chissà se lo capiranno mai che noi cerchiamo soltanto di sopravvivere. Veniamo minacciati costantemente, gettandoci in un terrore dovuto ad una innovazione definito "vaccino" che, come un veleno, ci sopisce per l'eternità. Però, la cosa che mi fa più arrabbiare è come non ragionino: a cosa pensano sia dovuto questo nostro insediamento nella loro società? Peccando di cupidigia si son portati sotto i denti un corpo che ospitava i miei avi. Lamentarsi di ciò che si sono fatti da soli mi pare soltanto uno stupido paradosso, dovuto alla sciocchezza dell'essere umano. 

D.P.

2 B Scu


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