TRENCH COAT MON AMOUR...

Buongiorno fashioniste!

È ormai da un mese che siamo nel pieno della stagione autunnale: le foglie si dipingono di mille colori, riempendo le strade delle nostre città, regalandoci un'atmosfera molto particolare... e si sa, che quando si è travolti dalle mille sfumature del mese di ottobre, non si può fare a meno di pensare a cosa indossare per sentirci il più fashion possibili!

L'indumento più iconico e femminile, che rispecchia al meglio questo periodo, è l'intramontabile trench coat.

Coniato originalmente con il termine "cappotto di trincea", utilizzato dall'esercito inglese durante i primi decenni del novecento e la seconda guerra mondiale, ormai è diventato un must-have da sfoggiare quando le temperature cominciano a scendere!

Le sue caratteristiche principali sono spalle a taglio obliquo, allacciatura a doppietto, cintura in vita e lunghezza sotto il ginocchio.

Ad oggi lo vediamo sfilare sulle passerelle dei più grandi marchi di moda in ogni genere, forma e colore.

Il modello più classico è quello in tinta beige, adatto ad ogni tipo di stile e abbigliamento, dal casual allo chic serale. Questo modello può essere infatti indossato su uno skinny jeans, un paio di semplici sneakers e t-shirt, ma può dare il suo meglio anche su un abito da sera al ginocchio (preferibilmente a tubino) impreziosito con una cintura con chiusura ben in vista, una clutch gioiello e uno stivale alto con tacco in pelle/similpelle o scamosciato.

Il brand Tommy Hilfiger ha presentato una collezione di trench in tartan blu e rosso, per avere un vero college style che ci porta a viaggiare con la mente per le caratteristiche streets of London.

Rimanendo in tema British, il famosissimo brand Burberry è stato il primo ad aver prodotto questi cappotti foderandoli con il motivo scozzese, che diventerà un vero e proprio emblema della firma inglese.

La cantante Celine Dion sdoganato il trench coat in pelle, con una forma aggressive e allo stesso elegante, un po' fuori dagli schemi ed è stato proprio Yves Saint Lauren ad averne presentato un'intera fantastica collezione, aggiungendo la particolarità del tessuto in pelle martellata.

Allora... Cosa aspettate fashioniste? Correte tutte ad indossare questo indumento carico di storia e cultura, rendendogli onore e sfoggiandolo nel modo più fashion possibile, come solo noi sappiamo fare!

C.Z.

IV C Scienze Umane

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle: Donne, siam, come vedete, giovanette vaghe e liete. Noi ci andiam dando diletto, come s’usa il carnasciale: l’altrui bene hanno in dispetto gl’invidiosi e le cicale; poi si sfogon col dir male le cicale che vedete. Noi siam pure sventurate! le cicale in preda ci hanno, che non canton sol la state, anzi duron tutto l’anno; a color che peggio fanno, sempre dir peggio udirete. Le cicale: Quel ch’è la Natura nostra, donne belle, facciam noi; ma spesso è la colpa vostra, quando lo ridite voi; vuolsi far le cose, e poi ... saperle tener secrete. Chi fa presto, può fuggire il pericol del parlare. Che vi giova un far morire, sol per farlo assai stentare? Se v’offende il cicalare, fate, mentre che potete. Le fanciulle: Or che val nostra bellezza, se si perde per parole? Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole! Dica pur chi mal dir vuo

Continua a leggere

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

Continua a leggere

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste

Continua a leggere

Cerca nel blog