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DIFFERENCES LET US SURVIVE






Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/charles-darwin-ritratto-linea-arte-4923636/



Grazie alla scienza sappiamo che la colorazione della nostra cute dipende dalla quantità di melanina che è presente all’interno di essa. La melanina, o meglio le melanine, sono pigmenti neri, bruni o rossastri, presenti nelle persone in diverse quantità, più o meno basse, a seconda di fattori genetici e dell’esposizione ai raggi ultravioletti (raggi solari).
Riguardo a questo tema l’Università della Pennsylvania ha effettuato uno studio prendendo un campione di circa 2.000 soggetti appartenenti a diverse etnie africane, per calcolare i diversi livelli di melanina. Una volta esaminato ogni singolo individuo i dati raccolti sono stati incrociati con analisi svolte in precedenza per individuare le diverse aree geografiche di appartenenza in base ai diversi colori cutanei ed è emerso che i geni connessi alla maggiore pigmentazione degli individui africani sono gli stessi associati al colore chiaro della pelle europea e di alcune popolazione asiatiche, così come le mutazioni associate ad un’elevata pigmentazione sono presenti nelle popolazioni di pelle scura non africane. Questo sta a dimostrare come anche una persona del nord Europa, con una pigmentazione molto chiara potrebbe avere gli stessi geni di una persona del centro-Africa, e vice versa.Ma come mai questo è possibile? Darwin fu il primo che provò a dare una risposta con le sue teorie, ma fallì. 
Oggi sappiamo che l’uomo è comparso sulla terra circa 200.000 anni fa, nel continente che noi oggi conosciamo come Africa e nel corso della storia ha migrato verso altre terre, riproducendosi, e dato che le condizioni climatiche erano differenti dalla loro terra di origine, nel corso dei secoli sono cambiate alcune caratteristiche fisiche e biologiche per garantirgli la sopravvivenza. Ad esempio una caratteristica degli asiatici è la particolare forma degli occhi a “mandorla”, che è stata necessaria per riuscire a resistere all’intensità dei raggi solari che caratterizzavano il continente asiatico.
Conoscendo queste teorie scientifiche possiamo riconoscere le diversità come semplici conseguenze dell’adattamento dell’uomo che senza di esse non avrebbe potuto sopravvivere in ogni area geografica, e non come tratti che definiscono la superiorità o inferiorità di un gruppo di individui su un altro. 
Concludiamo screditando ogni teoria razzista sulle diverse etnie, perché la scienza ci dimostra che, oltre ad avere le stesse origini e alcuni geni in comune, le nostre caratteristiche fisiche dipendono principalmente dall’adattamento all’ambiente in cui viviamo, perché ricordiamoci che il corpo umano è una macchina perfetta.

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