Passa ai contenuti principali

NICKY JAM, UNA PERSONA OLTRE ALL' ARTISTA!

 


STORIA DI UN "LATINO" NEGLI USA

/


https://pixabay.com/es/photos/de-radio-canal-medio-altavoces-2588503/

Per cominciare, vorrei introdurre il genere dell’artista in questione. Il reggaeton è un genere di musica da ballo nata a Porto Rico verso gli anni ‘90 poi diffusasi anche nel Nord America e dopo poco anche in Europa attraverso la Spagna.

Ho deciso di parlare di Nicky Jam poiché dopo aver visto la serie sulla sua vita, raccontata da lui stesso attraverso un'intervista su netflix intitolata “El ganador” che vi invito a vedere perché realmente racconta la sua vita privata, e racconta cosa si nasconde  dietro a un tale successo, volevo condividere con voi la sua storia!


Nicky Jam, pseudonimo di Nick Rivera Caminero è nato a Boston il 17 marzo del 1981 però ha origini portoricane da parte del padre e domenicane da parte della madre.

La sua carriera iniziò all’età di 11 anni, quando dopo essersi trasferito nella piccola località di Cataño iniziò a lavorare in un supermercato per aiutare la propria famiglia; un giorno di questi Nicky si esibì e richiamò l’attenzione di una signora, il cui marito era il direttore esecutivo di una casa discografica. Fu firmato un contratto ma il risultato finale fu una grande delusione e sconfitta. Nicky non perse le speranze e la svolta ci fu nella metà degli anni ‘90 quando conobbe Daddy Yankee che apprezzò il suo lavoro e gli propose di lavorare assieme.

I due formarono un duo “Los Cangris” e crearono una forte amicizia e insieme incisero diversi brani. Nel 2004 però la loro amicizia si interruppe poiché dopo il successo conseguito, Nicky iniziò a far uso di sostanze stupefacenti e alcol e rifiutava ogni tipo di aiuto. Alla fine del novembre 2004 Nicky pubblicò un album che divenne il più venduto dell’artista finora e nello stesso anno anche Yankee ottenne una grande popolarità come artista. Per questo motivo, Nicky entrò in depressione che gli provocò anche un aumento di peso. Dopo alcuni anni, riuscì a mettersi in piedi quando nel 2015 insieme a Enrique Iglesias composero il brano “El perdón ”.

El perdón, un canzone con più di un miliardo di visualizzazioni su youtube, ed è una delle canzoni di NIcky più famose in tutto il mondo. Questa fu una delle prime canzoni che ascoltai di Nicky, un brano che parla di un amore ormai finito e perso, parole che parlano di dolore e di sofferenza, temi molto vicini a noi giovani.



Per terminare attraverso le serie, si possono rilevare i problemi che hanno i latini e in generale le persone provenienti dal mondo ispanico negli Stati Uniti. Per esempio all'inizio della serie si vede quante difficoltà ha Nicky nell’accedere a studi discografici famosi solo per il fatto che era di origini portoricane. Questo problema sussiste ancora ai giorni nostri, probabilmente in modo più evidente.

La mia considerazione finale e che Nicky Jam è un gran artista sia dal punto di vista musicale ma anche dal lato personale, ammiro la sua volontà di andare avanti e di rialzarsi per se stesso soprattutto, e per la sua famiglia!

A.T., IIIB LING.

¡Hasta la próxima!


Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste