Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/anolis-carolinensis-anolis-maschi-2068957/ |
Ai giorni nostri è sempre più comune incontrare o conoscere persone mutilate (persone che hanno subito la perdita di un organo o di un arto). Le cause di questi mutilamenti sono differenti, dalle malformazioni genetiche, agli incidenti e alle diverse malattie che causano infezioni e spesso la morte di molti tessuti importanti.
E se queste persone potessero avere indietro ciò che hanno perso?
Nonostante la scienza sia ancora lontana dalla realizzazione di questo sogno, i ricercatori della Arizona State University ci hanno provato, effettuando degli studi sugli Anolidi della Carolina (Anolis carolinensis), le comuni lucertole verdi. Hanno notato che esse come meccanismo di autodifesa perdono la loro coda, lasciando il predatore alla prese con la loro estremità, mentre loro fuggono e, una volta persa, sono in grado di autorigenerarla. Ma come è possibile questo? I ricercatori hanno individuato almeno 326 geni del DNA di queste specie che determinano specifiche caratteristiche di alcune regioni della coda in fase di rigenerazione, tra cui geni implicati nello sviluppo embrionale e nella guarigione delle ferite. 302 di questi geni sono simili ai geni che possediamo noi mammiferi. Ricordiamo che quello delle lucertole non è un caso isolato, perché altri animali, come le salamandre e gli squali, hanno capacità autorigenerative, però le lucertole sono gli animali che hanno i geni più simili ai nostri.
“Seguendo la ricetta genetica della rigenerazione scoperta per le lucertole, e controllando gli stessi geni nelle cellule umane, potrebbe essere possibile, un giorno, rigenerare muscoli, cartilagine e persino midollo spinale” aggiunge Kenro Kusumi, principale autore dello studio. Quindi, utilizzando questi geni che abbiamo in comune con le lucertole (ricordiamo che i geni sono unità genetiche ereditarie contenuti all’interno dei cromosomi), potremmo dare alle persone mutilate una seconda possibilità, potendo così rigenerare gli arti o gli organi persi, e garantirgli uno stile di vita migliore. Tutto ciò potrebbe sembrare fantascienza, ma con il continuo progresso della scienza, un giorno anche questo sarà possibile.
R. F.
V A Scu
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