Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/tecnologia-business-computer-3238905/ |
La musica è nata con l'uomo e con lui continua a cambiare. È lo specchio della storia e ha conosciuto evoluzioni significative. Per questo non deve stupire che, nell'era in cui la tecnologia ha il monopolio di molti ambiti della nostra vita, anche quest'arte antichissima si sia adattata alle circostanze. Dall'invenzione del primo dispositivo di registrazione audio, nella seconda metà dell'Ottocento, al nostro amato Spotify, la musica ha compiuto un percorso che l'ha cambiata profondamente, con effetti positivi e negativi.
Certamente la tecnologia ha reso la musica più facilmente fruibile, ma le ha anche fatto perdere quello spazio esclusivo che essa occupava nella vita delle persone. Infatti, prima che i vinili e i compact disc portassero le note degli artisti direttamente nelle nostre stanze, chi desiderava goderne doveva recarsi appositamente ad un'esecuzione. Quel tempo dunque apparteneva solo alla musica, senza interferenza alcuna. È anche vero però che, soprattutto grazie ai servizi streaming, abbiamo la possibilità di ampliare enormemente la nostra cultura musicale, arricchendola di nuove scoperte e personalizzando le nostre playlist. Questo permette anche di venire a conoscenza di quei generi che forse non andremmo a cercare, senza toglierci la possibilità di migliorare la qualità dell'ascolto acquistando i CD o assistendo ad esibizioni dal vivo.
Da quando si è iniziato a riprodurre i suoni digitalmente, il problema maggiore è proprio la fedeltà all'originale. Certo, nessun CD potrà mai restituire il suono vibrante di uno strumento ed i veri appassionati saranno sempre alla ricerca di quella purezza perfetta. Tuttavia, così come sono cambiati i metodi di riproduzione, sono anche cambiati i contesti: spesso la musica funge da sottofondo ad alcuni momenti della nostra vita, come i viaggi in auto o in pullman, in cui il suono viene a tratti soffocato dai disturbi esterni. Inoltre, non tutti coloro che vediamo con gli auricolari nelle orecchie sono appassionati di quest'arte, molti tentano semplicemente di ingannare il tempo.
Il dibattito sugli effetti positivi o negativi che la tecnologia ha avuto sulla musica sarà sempre aperto. Certo è che essa offre la possibilità di accostarsi a qualcosa che un tempo era prevalentemente elitario, ma che può arricchire tutti, arrivando a toccare corde che solo lei sa far vibrare.
E. R.
II B Class.
Commenti
Posta un commento