Passa ai contenuti principali

I TEXANI: dalle cowgirls ad oggi!

Oggi cambiamo un po' mood, entrando nel vivo dell'epoca Western... curiose?

Beh, che aspettate?! Tutte in sella al proprio destriero, cappello in testa, camicia in tartan, pantaloni da cavallerizza, un tiro di redini e... si parte!
Quest'oggi approfondiremo e vedremo nel dettaglio uno dei simboli principali di cowboy e cowgirl: stiamo proprio parlando dei mitici Texani.
Apparsi nel mondo della moda all'inizio degli anni venti, quando le donne texane iniziarono ad utilizzarli come vere e proprie calzature, rigorosamente in cuoio con particolari fantasie ricamate.
Faticarono molto ad espandersi oltre i confini del Texas, ma iniziarono a rompere gli schemi nel 1954 apparendo sul set di diverse raffigurazioni cinematografiche e furono proprio le colonne portanti di questo ambito a renderli una vera e propria icona di stile e originalità, come ad esempio le splendide Marilyn Monroe, Dale Evans e Raquel Welch, per poi tornare negli anni 80 con John Travolta.
Arriviamo poi ai giorni d'oggi, in cui gli stilisti delle più grandi case di moda, li hanno disegnati e reinventati in ogni forma e colore che si possa immaginare, trionfando sulle passerelle di tutto il mondo.
Hanno avuto una vera e propria rinascita a fine 2019 e inizio 2020, diventando un'icona di stile anche per noi giovani teenager.
Ma è proprio durante il periodo primaverile ed estivo che i nostri amati compagni di avventura hanno acquisito maggiore importanza, comparendo in ogni dove, abbinati ad abiti lunghi/corti con maniche a tre quarti o a sbuffo gonne/minigonne, jeans e shorts, pantaloni eleganti e chemisier. Ovviamente, a completare il look, non possono mancare gli accessori come borse in pelle o similpelle, collane e bracciali scintillanti per dare un tocco chic al nostro outfit.
Segno di storia, cultura e stile, ad oggi rappresentano un'idea originale e innovativa, un po' fuori dai soliti schemi che accompagnano la moda dei giorni nostri.
Allora cowgirls, pronte per partire?

C. Z.    
    
IV C Scienze Umane    

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif