Buongiorno a tutte!
È Lunedì, mi sono svegliata tardi, ho un cespuglio in testa, mi lavo e vesto veloce, sorseggio una goccia di caffè mentre la mia adorata mamma mi strombazza dall'interno della sua lancia in prenda al panico perché, come al solito, sono in ritardo e puntualmente la mia cup of coffee si posa egregiamente sui miei 501.
Corro come un fulmine sul pullman pregando le mie compari Elisa, Benedetta e Camilla di tenere da parte per me un caldo posticino. Arrivo a scuola e... Verifica! Menomale che c'è Giorgina ad ascoltare le mie lamentele mattutine.
Insomma, una giornata a dir poco disastrosa e l'unica cosa che possa porre rimedio a tutto questo prendi e fuggi è un buon panino del Mc Donald's e un tuffo nello shopping più sfrenato.
E così, in un modo del tutto bizzarro come sono solita essere, ho introdotto il tema centrale di questo articolo: Fast fashion.
Mmm vediamo un po', ma prima non ho citato il mitico Mc? Nota catena di Fast food, che da anni e anni fa parte delle nostre vite, accompagnatore di innumerevoli Sabati sera.
Eppure non ci siamo mai posti del tutto il problema del come fosse mai possibile che un panino così gustoso potesse porsi dinnanzi ai nostri occhi in non meno di 3 minuti?
Lo stesso principio viene attuato tramite le più famose catene di vestiario più conosciute al mondo.
Zara, per esempio, la nostra inseparabile amica che sembrerebbe avere sempre la giusta risposta per le più grandi e attese occasioni della settimana...
Festa in centro? Nessun problema! Zara ha l'abito giusto per te!
Riproduzione tutte uguali di migliaia e migliaia di capi, ma com'è possibile tutto ciò? In non meno di un mese gli scaffali cambiano nuovamente forma e via così.
Nell'ultimo periodo online vi è una grossa influenza di un fenomeno che oramai è diventato caposaldo delle più grandi spese online di tutte le ragazze, ma anche ragazzi provenienti da qualsiasi continente del mondo.
Purtroppo, quel tanto amato e colorato top che abbiamo ordinato e nei periodi più caldi sfoggiamo nella maniera più libera e spensierata che possiamo è sottoposto a ininterrotte ed interminabili ore di lavoro duro e faticoso, nei confronti di individui che pur di portare qualcosa con cui poter sfamare le bocche dei propri bambini, si sottopone alle più atroci fatiche, per mezzo delle quali riceve per lo più un misero e disonesto stipendio.
Eppure un rimedio a tutto questo c'è!
Benché ahimè le denunce non siano mai abbastanza, noi possiamo diminuire ciò proponendo ed aderendo ad ottimi progetti che mettono alla vendita ottimi prodotti di seconda mano.
Ad esempio, uno di questi è il "vinokilo", una vera e propria fiera che attira a sé grandi quantità di giovani verso l'interesse ad oggetti, jeans, giacche, maglioncini e camice utilizzati ed in perfetto stato!
Esso è già spopolato nelle più grandi metropoli, quali Milano e Torino.
Il loro messaggio è stato talmente intenso che è arrivato fino nella nostra piccola Alessandria nel mese di Febbraio.
Da grande amante del fashion, ritengo che sia doveroso mettere in prima linea ciò che accade dietro le quinte di questo grande spettacolo che da anni e anni domina le più grandi passerelle e storia di un'era che è destinata a svilupparsi, ma per far sì che ciò accada c'è bisogno che tutti noi creiamo, tramite le stoffe sparse per il mondo, una forte catena di alleanza e cambiamento, verso un'emancipazione ed aiuto nel mondo più colorato che ci sia: La moda.
C. Z.
V C Scienze Umane
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