Questo fenomeno è chiamato "fast fashion", esso però porta anche a un grande inquinamento: come mai?
L'industria della moda è responsabile del 20% dei rifiuti idrici mondiali e del 10% di emissione di anidride carbonica.
Molte persone non sanno che l'abbigliamento che viene indossato quotidianamente è frutto di numerose sostanze tossiche, consumo di risorse naturali della terra, la contribuzione dell'inquinamento delle acque e influisce anche sull'emissione dei gas serra.
La moda, soprattutto quella promossa dal fast fashion, influisce sull'ambiente anche attraverso l'utilizzo della plastica, la quale inquina gli oceani e i mari formando le famose isole di plastica (link articolo a riguardo).
Questo fenomeno causa anche grandi problematiche sociali, I colossi dello shopping sfruttano la forza lavoro in maniera non etica per vendere velocemente ed a bassissimi prezzi. Usando una manodopera a basso costo in posti come il Bangladesh, la Cambogia e l’Indonesia, dove le leggi sul lavoro sono facilmente aggirabili, i capi possono essere prodotti in grandi quantità e ad un prezzo nettamente inferiore: si parla che mediamente, ogni anno, vengono prodotti 150 miliardi di capi di abbigliamento.
Questo perché i lavoratori vengono pagati con un salario alquanto basso: un dipendente può essere pagato solo 90$ al mese nonostante lavori 13 ore al giorno senza pause.
Cerchiamo di ridurre questo fenomeno per combattere l'inquinamento, per farlo ormai esistono capi ecologici e anche grandi negozi dell'usato e vintage, che oltre ad avere prezzi molto bassi, sostengono l'ambiente!
F.B.
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