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Protagonisti! La necessità di inclusione dei giovani nel mondo politico

                     Protagonisti! La necessità di inclusione dei giovani nel mondo politico               

“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE.”


   https://youtu.be/bk6pvSAIMss (video di intervento della ministra)

    I giovani e la politica vengono considerati sempre un binomio impossibile, due mondi lontani, sordi alle esigenze l’uno e dell’altro, incapaci di relazionarsi in un clima dove da una parte abbiamo la pigrizia, l’accontentarsi del nulla, il non essere indipendenti e dall’altra l’incapacità completa di mettersi a servizio delle persone. In una società che potremmo definire quindi di sole apparenze e pregiudizi, perché di questo si tratta, non si riesce a comprendere come in realtà le parti siano un unicum: i giovani senza la politica non avrebbero opportunità, i politici senza giovani non avrebbero idee. In basso si ragiona, in alto si lavora. Questo potrebbe essere lo slogan, promessa di una collaborazione tra generazioni che si migliorano la vita reciprocamente.

    Non è infatti solo importante al giorno d’oggi sensibilizzare i giovani verso delle azioni di natura politica, ma anche incoraggiarli nel buttarsi in questo mondo che non è fatto solo da brutture. C’è tanta speranza anche se questa non passa facilmente tra le telecamere dei giornalisti, che a volte proprio per mestiere mandano il messaggio che è più conveniente per attirare le attenzioni su un determinato personaggio politico. Questo calo di consensi al governo però non si manifesta solo nei giovani, ma anche negli adulti, che in questo caso rappresentano il punto di partenza per la risoluzione del nostro problema. Infatti nonostante tutti i giorni siamo circondati di mezzi di informazione diversi, i dati statistici ci segnalano come l’attenzione dai 24 anni ai 44 è praticamente la stessa, cioè pari ad un nulla (dati di: https://mondoeconomico.eu/archivio/quadrante-futuro/i-giovani-e-la-politica-un-interesse-da-stimolare).

Tutti i giorni qualcuno si lamenta del governo. Anche per motivazioni che non hanno un senso di fondo. Vengono stanziati soldi per una particolare progettualità: il governo ha fatto male. Vengono inseriti nuovi bonus e nuove opportunità: il governo ha fatto male. Non viene fatto nulla: il governo ha fatto male. Il governo in conclusione sbaglia sempre. Le opportunità per i giovani, le agevolazioni per lo studio, le agevolazioni per le famiglie, i miglioramenti, le attenzioni sulle questioni femminili, ambientali, il tentativo di ridurre i processi esistono, solo bisognerebbe farli conoscere. Questo è il risultato di una mancanza di dialogo non con i giovani, ma proprio con tutta la popolazione.

    Sicuramente molti errori si commettono, alcuni non dovrebbero nemmeno essere compiuti, altri certamente risultano 

più accettabili. Ma il punto è proprio questo: se il governo non facesse nulla, non sbaglierebbe. Invece i politici sono persone comuni, hanno fragilità, difficoltà, fatiche, una vita frenetica come tutti, giornate no a lavoro, idee schiocche e possono sbagliare. Una laurea non ti garantisce la sicurezza di non commettere mai errori.

    Giovani e politici non sono separabili. L’uno il motore, l’altro l’azione. Nessuno è nato perfetto, incorreggibile, amato da tutti e come dice la ministra delle politiche giovanili Fabiana Dadone siamo l’insieme dei nostri insuccessi, insuccessi che ci portano a trovare la nostra persona e la nostra strada. Ed è proprio per questo che i giovani non dovrebbero aver paura di confrontarsi con un mondo che ha bisogno ed è pronto ad accoglierli. Siamo tutti su un traghetto, dobbiamo solo unirci per tentare di approdare in una terra da migliorare ogni singolo giorno, ponendo alla base della nostra vita il dialogo, la parola, un elemento che di fatto è il punto di partenza per rimpicciolire i problemi e anche il nostro strumento più forte per relazionarci. Quando la politica renderà partecipi i ragazzi e gli adolescenti si sentiranno parte della società intesa proprio come casa da curare allora avrà inizio un viaggio con un finale da paura.

A.R., IIIA Liceo Classico

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