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LA POTENZA DI UN ABBRACCIO

 




L’uomo più veloce di Tokyo 2020 è stato Marcell Jacobs. Ha conquistato l’oro nei 100 m in 9”80 entrando nel mito dello sport azzurro, poiché mai nessun italiano in 125 anni di Olimpiadi aveva partecipato a questa finale: 
"Era il mio sogno da bambino, ho corso più che potevo".
Nello stesso tempo a regalarci altre emozioni ci ha pensato Gianmarco Tamberi, condividendo l’oro del salto in alto con il qatarino Essa Mutaz Barshim.
“Ce l'abbiamo fatta: abbiamo vinto le Olimpiadi dopo anni difficili e un infortunio incredibile. Ne è valsa la pena. Grazie a tutti": queste le parole dell’atleta marchigiano, commentando la straordinaria vittoria.
Dopo il traguardo, Jacobs ha abbracciato Tamberi che aveva compiuto l'impresa qualche minuto prima. Gimbo è tornato a esprimersi ad alta quota, salendo dove non arrivava da tempo e riallacciando il filo col destino che gli aveva negato l'Olimpiade di Rio a causa di un infortunio subìto nel 2016. Simbolicamente nel suo ultimo salto fallito a 2.39 il marchigiano ha messo nel punto di inizio della rincorsa il gesso che indossava quando da casa vedeva gli altri gareggiare in terra carioca. Sul gesso bianco, residuo dell'infortunio, aveva scritto “Road to Tokyo 2020”, poi cancellato per scrivere “2021”. Alle 20:40 ora di Tokyo la sorte gli ha ridato quanto gli aveva tolto.
Una notte magica, che ci piace ricordare alla fine di un anno ricco di soddisfazioni per lo sport italiano!

R. F.
IV A Scie

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