Passa ai contenuti principali

Trovare la propria strada

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/vectors/chitarra-strumento-musicale-acustica-1473417/

Il rocker del New Jersey, Bon Jovi, è voluto intervenire e parlare direttamente ai ragazzi che vogliono intraprendere la carriera di musicista. Bisogna considerare infatti che è vero che oggi giorno ci sono molte più disponibilità elettroniche, ma allo stesso tempo è molto più difficile farsi notare. Lui cerca di ridare speranza a tutti quei ragazzi che vogliono con tutte le loro forze avere un posto nel mondo musicale, ma non trovano la propria via raccontando la sua storia. "Sono riuscito ad ottenere un contratto in un modo così eccezionale che non so come sia riuscito a farmi venire un'idea così intelligente". Queste sono le sue parole e raccontano di come un giorno si sia svegliato e si sia chiesto: "Chi è l’uomo più solo nel music business? " La risposta è il dj. Così si è alzato e si è recato alla porta di una nuovissima stazione radio, inesperto e alle prime armi, portando alcuni brani tra cui Runaway che poi venne trasmessa su una radio di New York. Non c’era un contratto, un produttore, una certezza, non c’era niente, solo un ragazzo di vent’anni che un giorno si è svegliato e ha deciso di inseguire il suo sogno. Questa è la storia di uno dei più famosi rocker del mondo della musica e di come, con nulla in mano, sia arrivato ad essere ciò che è. Questo ci dimostra come la passione e la forza di inseguire ciò che ci motiva sia più forte di un muro di sogni mai realizzati.


L. M.

II A Com. 


Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste