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“L'uomo il cui nome è pronunciato resta in vita...!”: così recita la profezia Egizia che spinge il barone Lamberto con l'aiuto del suo maggiordomo Anselmo a ricercare l'immortalità, in un'avventura rocambolesca, tra le più belle di Gianni Rodari.
La meraviglia di questo libro sono la fantasia e il surrealismo, un classico dei libri di Rodari, adattando il libro a grandi e piccini! Conta poco più di cento pagine e in una lettura leggera ci accompagna nell'avventura del barone Lamberto, un uomo molto ricco di 94 anni che possiede una villa sull'isola di San Giulio, il quale, proprio quando pensava fosse arrivata la sua ora, decide di seguire la profezia egizia raccontatagli da un santone arabo durante un viaggio in Egitto. Secondo questa profezia la persona il cui nome verrà ripetuto in continuazione, rimarrà per sempre in vita. Così con la complicità del suo maggiordomo assume sei persone che avrebbero ricevuto cinque euro per ogni “Lamberto” da loro pronunciato. La loro voce viene diffusa in tutta la villa e il barone ringiovanisce guarendo dalle sue malattie. Al contempo però ventiquattro banditi, sempre di nome Lamberto, rapiscono il barone chiedendo un miliardo di euro ad ogni banca da lui posseduta. Il nipote Ottavio, per impadronirsi dell'enorme eredità del barone, decide di ucciderlo, facendo poi cadere la colpa sui sequestratori...il modo più semplice per farlo, era dare un sonnifero alle sei persone assunte da Lamberto e senza nessuno che ripetesse il suo nome lui invecchiò e morì. Ma il libro non finisce qui, di conseguenza non vi racconterò altro se non che ciò che vi aspetta è un finale aperto che lo stesso Gianni Rodari vi invita a modificare, in una favola che come da lui scritto, obbedisce solo a se stessa della quale non bisogna aver paura della parola fine.
G. C.
IV C Scu
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