Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/maschere-venezia-maschera-veneziana-2415706/ |
Quella che stiamo trascorrendo è una settimana ricca di eventi speciali: dalla festa dell’amore al Carnevale, che comincia con Giovedì grasso e si conclude martedì. È proprio di quest’ultimo che vorrei parlare e delle sue affascinanti e artistiche maschere. La parola Carnevale prende il nome da “carne” e “levare”, quindi togliere la carne, simboleggiando il periodo di digiuno della Quaresima. Questa antica festa era già diffusa nell’epoca romana, con la celebrazione di un gioioso rito collettivo. Oggi il Carnevale più sentito d’Italia è quello veneziano. Qui il Carnevale nasce 750 anni fa, nel 1271, quando le prime botteghe artigiane iniziano la produzione di vistose e affascianti maschere. L’artigianato veneziano dei costumi carnevaleschi è estremamente pregiato e vario. Tra le maschere più rilevanti c’è la Bauta, indossata con un mantello nero. La sua forma particolare con il labbro superiore allargato e sporgente permette di mascherare anche la voce e di non doverla togliere per mangiare. Un altro travestimento molto significativo è la Moretta, una maschera di velluto accompagnata da un elegante cappello. Non sono però da dimenticare le classiche maschere della Commedia dell’Arte di Arlecchino, Pulcinella, Colombina, Pantalone, Brighella, Balanzone, Capitan Spaventa, Rugantino, Stenterello e molti altri. Ad anticipare questa festa, durante la giornata di Giovedì Grasso c’è il celebre taglio della testa al toro. Oggi utilizziamo sovente questo detto, che significa “togliere gli ostacoli, risolvere e terminare una questione”. Ma questo modo di dire ha origine nel 1162, anno in cui il Patriarca di Aquileia Ulrico dovette pagare un riscatto per essere liberato dalla prigione di Venezia insieme a 12 canonici. Così Ulrico decise che ogni anno un toro e 12 maiali dovevano essere giustiziati. Il Carnevale di Venezia si apre poi con il Liston, una passeggiata attraverso Piazza san Marco in cui i mascherati, dame e cavalieri si esibivano, mostrando i loro travestimenti e le loro maschere. Ad animare questa festa sono anche acrobati, musicisti, giocolieri, saltimbanchi e danzatori che mettono in scena speciali spettacoli tanto attesi dal pubblico. Spettacoli che purtroppo, dopo più di 700 anni, per la seconda volta saranno sospesi a causa del Covid.
C.G.
2 A COM
Commenti
Posta un commento