"Un due tre stella!" è il titolo del nuovo libro di Fabrizio Meni, professore di storia e filosofia presso il Liceo Classico Balbo, selezionato al XXIV Premio Calvino e vincitore del Premio Acqui Storia per la Narrativa.
Il libro è essenzialmente una saga familiare, ispirata parzialmente all'infanzia dell'autore nella Casale degli anni '70, ma non solo. In esso si intrecciano aneddoti familiari, riflessioni filosofiche, critica sociale, politica e la grande Storia, dalla Resistenza al boom economico alla tragedia Eternit, il tutto però reso con un tono leggero e umoristico tramite le lenti ottimistiche di un bambino. Uomini "che stanno al mondo perché c'è posto" sono posti sullo stesso piano dei personaggi che compaiono sui libri di storia, tutti attori con un ruolo predefinito nella fantasia di un bambino che ama sognare. L'unico punto concreto di questo mondo onirico è la bicicletta, tramandata di padre in figlio e ora usata dai figli dell'autore. È stato fantastico poter vedere proprio quella bicicletta appoggiata al muro d'ingresso, uscendo dalla biblioteca dove era stata svolta la presentazione di “Un due tre stella!”.
Penso che questo libro possa essere un tuffo nei ricordi per chi è cresciuto negli anni '70, ma anche un modo per creare una connessione tra genitori e figli, a cui quello raccontato sembra un mondo lontanissimo e preistorico. In fondo, io stessa, cresciuta negli anni 2000, ho ritrovato alcuni elementi della mia infanzia: cibi, rituali in famiglia, personaggi tipo, vacanze, dettagli. Il viaggio di Bicio è un percorso fantastico alla ricerca delle proprie radici, per conciliare due mondi, quello paterno e quello materno, apparentemente opposti. Un filo lega nonno, padre, figlio e figli del figlio, un filo di incomprensione ma di amore.
In questo quadro si inserisce la presentazione del 25 febbraio nella Biblioteca Civica di Casale Monferrato, presentazione che è stata sia un'immersione nel mondo del libro per chi non l'aveva ancora letto, sia un approfondimento su temi e personaggi per chi invece era arrivato preparato. Si potrebbe quasi definire un'esperienza multisensoriale, in cui l'intervista a Fabrizio Meni si unisce alla lettura interpretativa di estratti da parte di tre sue allieve, Arianna, Gaia e Giulia, e ai brani cantati da due rappresentanti della Colibrì Band, Sabina e Virginia. Le canzoni credo siano state la parte più commovente dell'intera esperienza: ognuna di esse introduce un tema chiave del racconto, creando una sorta di mini playlist formata da brani italiani e stranieri, moderni e storici.
Un altro aspetto che ho apprezzato è stata la possibilità di chiedere una dedica al professore e il suo impegno nell'inventarne una diversa per ognuno.
In conclusione, la presentazione è stata l'introduzione (o l'integrazione) perfetta dei contenuti del libro, un'esperienza da non perdere per ascoltare dalla voce dell'autore il processo creativo, ma anche le emozioni che l'hanno spinto a scrivere questo libro, un libro che va oltre i generi letterari, un po' romanzo storico, un po' autobiografia, un po' romanzo familiare, un po' diario, un po' sogno magico-realistico.
La playlist di "Un due tre stella!"
Across the universe, The Beatles
Father and Son, Cat Stevens
Ghost, Muse ed Elisa
Nomadi, Franco Battiato
Fix you, Coldplay
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