Il suo vero nome è NeroBot ed è la guida turistica in formato AI (Artificial
Intelligence) che guida i visitatori per tutto il parco archeologico del Colosseo.
Risponde a qualsiasi domanda di cultura generale in italiano, inglese o francese,
mentre accompagna le persone in visita al Colosseo (il quarto sito culturale più
visitato al mondo), fornendo anche informazioni su orari e costi.
Quest'ultime sono state richieste da una persona su dieci, mentre quasi il 70% ha
usato NeroBot per chiedere informazioni sui biglietti.
Dalla prima fase di sperimentazione avviata a inizio gennaio (senza fargli alcuna
pubblicità), pare l'abbiano usato oltre 160 persone al giorno.
Nerone inizia subito, educatamente, a darci il benvenuto, e si presenta così: "Mi
presento. Sono Nerone, Imperatore romano dal 54 al 68 dopo Cristo...sono qui per
dare informazioni di servizio sul Parco archeologico del Colosseo. Morto? Eh sì..ma
sono stato riportato in vita come intelligenza artificiale. Proprio per questo ti chiedo
di portare pazienza se le mie risposte non saranno sempre perfette. Più parliamo e
più imparo! Formula frasi complete, così che io possa capire e aiutarti al meglio...
l'alternativa è ascoltarmi mentre canto, vedi tu…".
Simpatico, il nostro NeroBot!
Alla sua realizzazione hanno lavorato Federica Rinaldi e Astrid D’Eredità, con la
collaborazione dell’azienda italiana Machineria srl, attiva nella produzione di
contenuti e automazioni per istituzioni culturali, e l’azienda francese Ask Mona, che
crea strumenti di conversazione, intelligenza artificiale e analisi dei dati.
Le relazioni online con il pubblico adesso sono gestite anche dall’AI, in questo caso
un AI illustrissimo, raffigurato con la toga e la corona radiata (proprio come veniva
rappresentato in alcune delle monete dell’epoca).
Per parlare con Nerone basta andare sul sito parcocolosseo.it, dove troviamo la
chatbot AI nell’angolo in basso a destra dello schermo, sorridente in piedi davanti
all’Anfiteatro Flavio (che il vero imperatore non conobbe mai).
NeroBot è un esempio importante del potenziale dell'AI, anche se è importante non
sostituire gli umani nelle relazioni sociali.
Perché, come ci ricorda Aristotele, l'uomo è un animale sociale destinato a vivere in
comunità.
Commenti
Posta un commento