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Un buon proposito per il 2023: AMARSI

Con l’anno nuovo alle porte, è consueta abitudine stilare liste infinite di buoni propositi per cercare (ovviamente senza impegno, perché altrimenti dove sarebbe il divertimento?) di cambiare drasticamente e permanentemente la propria vita, come spesso vediamo nei film americani come “Clueless”, “Sierra Burgess è una sfigata”, “10 cose che odio di te” o “La rivincita delle bionde”. Come un mantra, ogni anno concentriamo il tutto sul raggiungimento di pochi, semplici obiettivi quali: trovarsi il fidanzato carino, passare dal vivere di cibo spazzatura alla dieta da influencer, smettere di passare le giornate sul divano scrollando infiniti reel e TikTok e iniziare un allenamento intenso in palestra in vista della prova costume, non ridursi all’ultimo utilizzando la classica frase “lo faccio domani”, accumulando di conseguenza centinaia e centinaia di pagine da studiare il giorno prima dell’interrogazione o della verifica…
Insomma, gli anni passano, ma i propositi per l’anno nuovo che siamo perfettamente consapevoli di non iniziare, figuriamoci rispettare, rimangono sempre gli stessi. Al posto di fissarci nel realizzare l’impossibile, perché non focalizziamo la nostra attenzione su altro? Come gli amici, la famiglia o, più di tutti, noi stessi?

Ognuno di noi ha la sua storia, le sue passioni, i suoi obiettivi e le sue aspirazioni, ma una cosa che ci accomuna è proprio questa: pensiamo troppo poco a noi stessi o, se lo facciamo, nella maggior parte dei casi è per sminuirci, paragonarci alla persona e X, Y o Z che vediamo in classe, sui social o nella vita quotidiana o per pensare di non essere abbastanza carini, popolari, atletici, intelligenti e quant’altro. L’adolescenza è il momento in cui più di tutti sentiamo il peso della società che ci spinge alla perfezione in qualsiasi campo: scolastico, lavorativo o sociale che sia, spingendoci, a volte, a dimenticare la cosa più importante. Amarci.

Cercando sul dizionario il termine “amare”, leggiamo:

amare

[a-mà-re] v.
v.tr. [sogg-v-arg]
1 Provare amore e affetto verso qlcu.: a. i genitori; essere innamorato di qlcu.: a. il marito; nutrire devozione verso la divinità o carità e solidarietà verso gli altri: a. Dio, il prossimo
2 Sentire affetto, attaccamento per qlco.: a. il proprio paese; avere inclinazione, interesse per qlco.: a. lo studio; tenere in gran conto qlco.: a. la giustizia; anche con arg. espresso da frase (all'inf. o introd. da che o, spec. nel l. lett., di), provare diletto nel fare qlco. o desiderare qlco.: a. passeggiare; amerei che mi dicesse la verità

E diciamo che rispettiamo ciò che è scritto. Amiamo i nostri genitori, i nostri familiari, i nostri animali, il/la nostro/a fidanzato/a, la nostra religione, la nostra Casa, i nostri interessi… Ma quanto amiamo noi stessi, così come siamo?

Uno studio realizzato nel 2021 e pubblicato sul “Journal of Epidemiology & Community” dice che il 61% degli adolescenti di tutto il mondo non accetta la propria immagine riflessa allo specchio, un fattore che a lungo andare può portare allo sviluppo di malattie mentali come la depressione e i disturbi alimentari, facilmente diagnosticabili e purtroppo troppo comuni durante la crescita.
Il tutto peggiora, soprattutto per le ragazze, a causa dei social che ci mostrano continuamente immagini rappresentative degli standard di bellezza che nel corso degli anni non sono mai cambiati e che raramente una persona è in grado di raggiungere senza sfociare in uno dei problemi precedentemente nominati.

Negli anni ‘90 ci si aspirava a un corpo alla Kate Moss, estremamente magro e per nulla in salute, nella prima decade del nuovo millennio l’obiettivo era la pancia piatta e gli addominali scolpiti, con modello di riferimento Britney Spears agli inizi della sua carriera, mentre negli anni 2010 le curve estreme, seno e fianchi prosperosi come la splendida Kim Kardashian prendono il sopravvento, senza però abbandonare il trend del corpo tonico e muscoloso.
Per i ragazzi, invece, il succo è sempre lo stesso: un uomo, per essere considerato tale, deve possedere un corpo estremamente muscoloso, dotato di spalle larghe, bicipiti e pettorali allenati, tartaruga e polpacci scolpiti alla Michelangelo e glutei sodi.

Non c’è da stupirsi, quindi, se tutti questi adolescenti nel mondo non riescono ad accettarsi così come sono e cerchino disperatamente di riuscire ad essere perfetti agli occhi di tutti.
Quello che bisognerebbe migliorare, in vista del nuovo anno, sarebbe proprio questa mentalità tossica che tenta di distruggere l’autostima dei giovani di oggi, che più di tutti sentono addosso la pressione sociale dovuta alle mode del momento. Imparare ad amarsi è dura, perché ci sarà sempre qualcosa che non ci soddisfa e che desideriamo più di ogni altra cosa rendere perfetta, ma bisogna ricordarsi che la perfezione non esiste, non può esistere, perché ogni persona è diversa e splende a suo modo per il bello che ha dentro di lei, non per come sia a livello estetico. Il fisico scolpito, i capelli curati, la pelle liscia, l’abbigliamento firmato non sono fattori che determinano chi sia migliore di chi, perché la vera bellezza risiede dentro di noi, e imparando ad amarci di conseguenza impariamo a risaltare la parte più bella: quella felice.
Poniamoci questo obiettivo. Nel 2023 impareremo tutti ad amarci, indipendentemente da qualsiasi altra persona, animale o cosa. Noi siamo gli unici che non ci abbandoneremo mai e, amandoci per quello che siamo, possiamo essere davvero perfetti.

                                                                                                                                    V. F. 3D Linguistico

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