Passa ai contenuti principali

Outriders

Immagine tratta da: https://outriders.square-enix-games.com/it/

OUTRIDERS

La rubrica Nerd 2.0 questa volta ha deciso di mettere in luce un gioco con del potenziale ancora da sviluppare con qualche aggiornamento che verrà rilasciato in futuro dalla casa Square Enix. Il gioco è uscito per tutte le piattaforme, ma resta esclusa Nintendo.

Stiamo parlando di un gioco con una grafica avanzata con tanto di adattamento alle nuove generazioni di console, resta dunque un gioco in terza persona con una vastità di armi e controlli realizzati molto bene e impostabili direttamente anche dal menù di pausa.

Le qualità di questo gioco sono molte: fortunatamente non è rientrato nella categoria dei looter-shoter, pessimi in quanto noiosi e ripetitivi, invece questo game sembra che abbia prodotto una SVOLTA.

Il titolo si pone sul mercato come un prodotto unico, inzuppato di tanti contenuti diversificati e qualcosina probabilmente ricavata dai vecchi Gears of War (di cui ne parleremo). I fan accaniti di quest’ultimo titolo hanno apprezzato OUTRIDERS in tutto e per tutto grazie alle meccaniche di gioco ed infatti queste sono l’arma principale degli sviluppatori.

Un po’ di trama:

Il pianeta Terra è stato ormai consumato così come anche il sistema solare. L'umanità prova a sopravvivere in una galassia sconosciuta. Outriders è ambientato in un luogo chiamato Enoch. Pianeta ricco di risorse che pullula di creature mutaforma molto aggressive. La missione principale è ovviamente ripulire il mondo di Enoch dalla minaccia aliena per far rinascere la razza umana e tutto quello che gli riguarda. La trama non è originale in quanto i riferimenti alla cinematografia sci-fi sono immediati e a volte facili da riconoscere ma nonostante ciò non influisce più di tanto l'esperienza ludica.


Etichette:

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo
Posta un commento
Continua a leggere

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico
Posta un commento
Continua a leggere

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste
Posta un commento
Continua a leggere